Jacolino va, torna Granai
Che c’era qualcosa nell’aria si era capito immediatamente dopo la partita persa dalla Junior contro il modestissimo Borgopal dell’ex Rotolo. Salvatore Jacolino, gran conoscitore di calcio le aveva provate tutte per dare una sveglia a una squadra che, in sala stampa, non aveva esitato a definire «senz’anima, senza palle». Neppure l’ultimo estremo tentativo aveva dato i suoi frutti, tanto che i giocatori in campo erano apparsi svogliati e abulici, avvitati su loro stessi. Alla domanda «rischia la panchina?» Jacolino non aveva risposto, aveva alzato solamente le spalle, quasi per prendere tempo. Dieci minuti dopo ha poi comunicato le dimissioni al presidente Gianfranco Damilano che, dopo un consulto con i suoi soci non ha potuto far altro che accettarle.
La notizia è stata diffusa solamente nella mattinata odierna da parte della società che alle 15,30 ha chiamato a raccolta i giornalisti per spiegare la decisione. «Jacolino ci ha comunicato che non aveva più il comando della squadra - ha detto il presidente Damilano - rimettendo il suo mandato nelle nostre mani. Ci siamo consultati e abbiamo deciso di accettare le sue dimissioni». Così al Pozzo La Marmora è ricomparsa una figura storica del calcio biellese, Angelo Corinno Granai che, all’andata, fu esonerato proprio dopo la partita con il Borgopal. Solo che in quell’occasione la prova della squadra era stata più che positiva e il risultato anche: 3-1. Granai, conoscitore fine dell’ambiente bianconero, dimagrito e in ottima forma, si è calato subito nel ruolo che fu suo prima dell’avvento di Jacolino. «Evidentemente la squadra ha dei problemi - ha spiegato - e dovremo essere bravi a risolverli. Ci sono molti giocatori nuovi da quando ho lasciato la panchina e ora dovrò conoscerli. La società mi aiuterà a farlo e inizierò immediatamente a visionare le cassette per capire le loro caratteristiche».
Sergente di ferro. Scottato dall’esonero a inizio stagione Granai non le manda a dire, soprattutto ai giocatori. «A inizio stagione - ha aggiunto - mi sono fidato, ora non lo farò più...». Un monito per una squadra che in queste settimane si è persa senza più ritrovarsi. «Dovremo allenarci sodo - aggiunge il mister - e vorrò sempre il massimo da tutti i miei giocatori. I nomi che compongono la nostra rosa, presi singolarmente, ci dovevano garantire la vittoria del campionato a mani basse. Se siamo dove siamo ci sarà un perché. Starà a noi trovare i motivi, i problemi, e risolverli».
Il modulo. Granai ripartirà dal 4-4-2. «Quando abbiamo vinto col Borgopal abbiamo giocato con quel modulo - ha precisato il neo mister -, disputando anche una buona gara. Jacolino, la prima partita che ha disputato ha utilizzato lo stesso schema e ha vinto 3-0 in casa col Borgaro. Dunque inizieremo di nuovo da lì perché è il sistema più semplice da far capire ai giocatori e garantisce copertura anche ai giovani. Poi, una volta che avrò capito le caratteristiche dei ragazzi che ho a disposizione valuteremo».
Il presidente. Gianfranco Damilano ha poi fatto il punto sugli obiettivi stagionali della Junior. «Siamo partiti per vincere il campionato - ha spiegato con franchezza - e non credo che ce la faremo. Dovremo lottare per conquistare un posto nei playoff, sperando che quelle davanti a noi ci facciano anche qualche regalo. Noi dovremo essere pronti ad approfittarne». Poi, sui mali della Junior, Damilano ha aggiunto: «Oltre all’aspetto tecnico e atletico il mister dovrà lavorare su quello psicologico. Soprattutto vista la prova di ieri». Domenica a Borgaro si capirà se la cura Granai avrà dato i primi risultati.
Enzo Panelli