Alluvione, pioggia di euro

Alluvione, pioggia di euro
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 Buone notizie per quattro Comuni biellesi che durante l’alluvione del marzo scorso avevano subito danni abbastanza rilevanti e avevano aperto una pratica con la Regione Piemonte per vedersi riconoscere i fondi per i lavori di ripristino già eseguiti o ancora da porre in essere. Il Governatore Roberto Cota ha infatti firmato ieri un’ordinanza con cui destina 410.800 euro alla nostra provincia.

Chi ne beneficia.  I soldi andranno al Comune di Mosso, per un importo di 300mila euro, a quello di Graglia, per 40mila euro, a quello di Soprana, per 60mila euro e a quello di Magnano per 10.800 euro. Questi quattro centri avevano rilevato alcuni smottamenti o frane sul loro territorio, chiedendo il contributo regionale per far fronte alle emergenze.

Il muro di Mosso. La situazione più critica si era verificata a Mosso dove un muraglione di contenimento in pieno centro paese era franato. Vista l’entità del danno il Comune non aveva potuto far fronte alle spese di ripristino immediato. Come spiega il sindaco Carlo Grosso: «Il muraglione è stato puntellato e da allora il traffico è regolato da un semaforo. Abbiamo già pronto il progetto che ora potrà passare alla fase esecutiva e all’appalto vero e proprio. La nostra intenzione è quella di iniziare i lavori entro l’estate, approfittando anche della chiusura delle scuole. Attendevamo questi soldi, la Regione è stata di parola.

Il muretto di Magnano. Di minore entità il danno registrato a Magnano dove aveva ceduto un muretto in prossimità della piazza della chiesa. «Era il passaggio pedonale per raggiungere il cimitero - spiega il sindaco Pier Luigi Piazza - e abbiamo immediatamente provveduto a risistemarlo. I 10.800 euro che la Regione ci ha corrisposto serviranno a coprire le spese che abbiamo già sostenuto».

A Graglia.  40mila euro andranno invece a Graglia per la sistemazione dell’impluvio a consolidamento del versante sottostante il cimitero. Infine, 60mila euro a Soprana per il ripristino del cedimento che si è verificato al cimitero comunale.

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