Belletti Bona in deficit

Belletti Bona in deficit
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 Sul futuro della casa di riposo Belletti Bona si addensano nubi scurissime. La situazione economica dell’istituto è infatti più che preoccupante. Secondo il neo presidente Ezio Mazzoli, giunto a novembre scorso, mancano all’appello quasi due milioni di euro. Soldi che servirebbero per saldare i fornitori e le cooperative che all’interno della casa di riposo operano. Alcune delle quali hanno ancora in sospeso fatture del 2010. «La situazione è serissima - dice Mazzoli - attendiamo che il sindaco Dino Gentile rientri dal Perù per esaminare quello che si potrà fare». Non è da escludere che si arrivi addirittura all’esternalizzazione del servizio per salvare il salvabile. A meno che il Comune di Biella e la Fondazione Cassa di Risparmio non decidano di mettere mano al portafogli per dare una mano al Belletti Bona.

L’incontro. Sabato pomeriggio il consiglio di amministrazione del Belletti Bona ha incontrato il segretario provinciale del Pdl, Lorenzo Leardi, per esporgli la situazione. «Che non è certo delle più rosee - dice lo stesso Leardi -. Ora attendiamo che rientri il sindaco per intavolare il discorso e cercare delle soluzioni. Certo che l’eredità che abbiamo ricevuto, sia al Belletti Bona sia all’interno di altre partecipate come il Cordar, ad esempio, non ci rende sicuramente felici. E’ ora di mettere i puntini sulle “i” e individuare le responsabilità. Poi noi non ci tiriamo indietro e cercheremo di risolvere anche questa situazione».

Da dove nasce il problema.  I primi mesi di mandato Mazzoli li ha usati per capire lo stato dell’arte. «Sapevo - dice - che c’erano delle difficoltà, ma non pensavo fossero così tante. Per anni si è andati avanti con degli squilibri tra entrate e uscite che hanno generato questo deficit che si avvicina ai due milioni di euro. Da quando siamo arrivati abbiamo cercato di contenere i costi, agendo su diversi aspetti, come il personale e le qualifiche. Le economie realizzate sono intorno ai 125mila euro ma non sono sufficienti per far quadrare i conti. Il bilancio 2010 ha chiuso con circa 150mila euro di debito ma è “drogato” da una sostanziosa donazione, altrimenti saremmo arrivati anche per quel periodo intorno ai 600mila euro. E’ una situazione difficilissima che necessita un’analisi politica profonda. Per fortuna sino ad ora i nostri ospiti non hanno minimamente risentito dei problemi legati ai nostri conti». Ma è necessario fare in fretta.
Le ipotesi.  Due le strade che Mazzoli proverà a percorrere con il sindaco. La prima è legata alla possibilità di individuare un gestore terzo che si assuma oneri e onori per la conduzione del Belletti Bona. «Il Comune in questo caso - dice il presidente - manterrebbe il ruolo di controllore». La seconda è che Comune e Fondazione Cassa di Risparmio si accollino le rate di alcuni mutui. «Così facendo riusciremmo a far tornare la gestione ordinaria in pareggio» spiega Mazzoli. Che intanto cercherà di recuperare le morosità di alcuni ospiti che si aggirano, in totale, intorno ai 200mila euro.
Enzo Panelli

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