Passi carrai, nessuno sconto
Con ogni probabilità il bilancio della Provincia verrà chiuso. Ma la tanto attesa riduzione del canone sui passi carrai, con la promessa di un taglio del 50 per cento a partire dal 2012, difficilmente ci sarà. E qui si apre il problema politico interno alla maggioranza. La Lega un bilancio che non preveda il dimezzamento del canone non lo vuole approvare e potrebbe anche arrivare a richiedere che sia il Prefetto a farlo al loro posto, un po’ come successo a Pontida dove il sindaco, pur di non aumentare le tasse ai cittadini, ha richiesto l’arrivo di un commissario. Il Pdl, invece, il bilancio lo vuole chiudere con l’attuale giunta.
I numeri. L’unica cosa certa in questa vicenda sono i numeri. Dal Governo dovrebbero arrivare 5,2 milioni di trasferimenti. «In Regione - dicono sia il presidente Roberto Simonetti sia il consigliere regionale Pdl Lorenzo Leardi - il capitolo destinato alle Province dovrebbe prevedere 40 milioni di euro. A Biella ne dovrebbero arrivare 1,2 o 1,5 milioni». Soldi sufficienti a pareggiare entrate e uscite se si tiene il canone sui passi carrai al 100 per cento «E potrebbe anche non bastare - aggiunge Simonetti - visto che il mercato dell’auto in Italia ha fatto segnare un meno 35 per cento e non sono garantite le entrate dell’imposta provinciale di trascrizione». Ed è qui, su questa partita, che si apre il problema politico. «Ne dovremo discutere in maggioranza» spiega l’assessore al bilancio Orazio Scanzio che, numeri alla mano aggiunge: «Anche se dovesse arrivare un prefetto a chiudere il bilancio applicherebbe il 100 per cento del canone sui passi carrai». Dopo Pasqua le parti si incontreranno per aprire il dibattito. Anche alla luce dei problemi legati al rispetto del patto di stabilità.
Il patto di stabilità. Secondo Simonetti «nel 2012 il rischio di sforarlo è fortissimo. Abbiamo 1,7 milioni da spendere che corrispondono a quattro rate dei mutui che abbiamo aperto e all’espletamento dei corsi di formazione per cui abbiamo ricevuto fondi da Regione e Europa. Inevitabile, dunque, intervenire sui costi della politica per ridurre al minimo le spese». Dunque un taglio degli stipendi degli assessori? «Ho detto tutti i costi della politica - risponde Simonetti -. Se sforiamo il patto nel 2013 avremo ancora meno soldi dal Governo e la situazione sarà ancora più delicata». Che a chiudere il bilancio sia l’attuale amministrazione o il prefetto, per i biellesi una cosa è certa: al canone sui passi carrai non verranno applicati gli sconti promessi.
Enzo Panelli