L'addio di Peona all'Asl Bi

L'addio di Peona all'Asl Bi
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Dopo 15 mesi passati a guidare l’Asl di Biella, da venerdì scorso Carla Peona non è più la commissaria dell’azienda più grande del territorio. A deciderlo è stata la giunta del Governatore Roberto Cota che ha nominato Gianfranco Zulian direttore generale per i prossimi tre anni. «Se me l’aspettavo? Sinceramente non ho ancora analizzato ciò che è accaduto» risponde candidamente Peona.

«Siamo dei soldati». La vita dei manager pubblici è parafrasata perfettamente da Carla Peona. «Siamo dei soldati - dice -, è sempre stato così. Scegliamo di metterci a disposizione e di lavorare per centrare gli obiettivi che ci vengono prefissati. E c’è anche il rischio di non essere riconfermati». Anche se fa male. Soprattutto dopo aver ricevuto la pesante eredità di sostituire un manager come Pier Oreste Brusori, assai apprezzato da tutta la collettività e, fondamentalmente, di non farlo rimpiangere.

Il nuovo ospedale.  Il rammarico più grosso, probabilmente, è quello di aver lavorato per 15 mesi per far avanzare il cantiere del nuovo ospedale e non vedere completata la struttura da protagonista.
«Ho incontrato Gianfranco Zulian per il passaggio di consegne - dice Peona - e gli ho chiesto di essere invitata all’inaugurazione. Quando ho sostituito Brusori gli avevo detto che nel momento in cui  il nuovo ospedale sarebbe stato operativo l’avrei chiamato perché aveva contribuito alla sua realizzazione. Ora ho girato la richiesta al nuovo direttore generale».

«Non so cosa farò».  La notizia della mancata conferma a Carla Peona non è arrivata dalla Regione. «Me l’hanno comunicata i miei colleghi di Biella...» dice con un po’ di rammarico. E sul suo futuro non sa ancora. «Mi prendo alcuni giorni per capire - spiega - e poi vedrò. Come dicevo in precedenza siamo dei soldati e rimaniamo sempre a disposizione di chi ci chiama a centrare gli obiettivi».

La sanità biellese.  La fotografia della sanità biellese scattata dall’ex commissaria è nitida. «Ho trovato una grande professionalità da parte di tutti gli operatori e le fondazioni che garantiscono una ricchezza culturale importante per tutto il territorio. La situazione è buona nonostante la razionalizzazione della spesa che ci è stata imposta».

I ringraziamenti.  «Mi sono trovata benissimo a Biella - dove ho intrecciato ottime relazioni sia con gli operatori sia con il territorio, dai cittadini alle istituzioni. E’ stata una bellissima esperienza». Che si è conclusa dopo 15 mesi.
Enzo Panelli

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