Lo scrittore Paolo Nori venerdì in città

Lo scrittore Paolo Nori venerdì in città
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Dopo le serate con Andrea G. Pinketts e Camilla Baresani dei mesi scorsi, l’associazione culturale “Biella Incontri e Racconti”  porta in città venerdì alle 21 al Museo del Territorio un altro scrittore, Paolo Nori (nella foto), che sarà intervistato da Paolo Bianchi, giornalista biellese di “Libero”.

Dopo le serate con Andrea G. Pinketts e Camilla Baresani dei mesi scorsi, l’associazione culturale “Biella Incontri e Racconti”  porta in città venerdì alle 21 al Museo del Territorio un altro scrittore, Paolo Nori (nella foto), che sarà intervistato da Paolo Bianchi, giornalista biellese di “Libero”.  Nori, 49 anni, di Parma, ha lavorato come ragioniere in Algeria, Iraq e Francia e, rientrato in Italia, si è laureato in lingua e letteratura russa all’Università parmense con una tesi sulla poesia di Velimir Chlebnikov. E’ nell’Emilia di Ermanno Cavazzoni, Gianni Celati, Ugo Cornia e Daniele Benati che sviluppa le sue doti di scrittore. Ha pubblicato 26 libri e a Biella ne racconterà tre. Si tratta di “Presente” (Einaudi) scritto a “8 mani” con Andrea Bajani, Michela Murgia e Giorgio Vasta: un diario “a staffetta” che i quattro scrittori hanno creato intervenendo narrativamente sulla tragicomica realtà nazionale intrecciandola al loro privato ma sempre con lo sguardo al presente. Poi c’è “Si chiama Francesca questo romanzo” (Marcos y Marcos), opera originale sul filo di ricordi e suggestioni, forse autobiografica. Infine, “La meravigliosa utilità del filo a piombo” (Marcos y Marcos) una sorta di saggio con scritti e discorsi che parla di letteratura, arte e anche di vita.
R.A.

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