L'auto della moglie per compiere il furto: presi

L'auto della moglie per compiere il furto: presi
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Il padrone di casa ha inseguito i ladri che gli avevano appena fatto visita e ha rifilato anche un paio di cazzotti alla loro auto mentre i due se la stavano svignavano. Ma si è dimenticato forse la cosa più importante: di segnarsi i numeri della targa. A inguaiarsi da soli e a dare una grossa mano ai carabinieri che hanno indagato e che sono riusciti a risalire alle loro generalità, ci hanno però pensato gli stessi personaggi.

Hanno temuto che il derubato si fosse annotato la targa della loro auto. Dopotutto pareva impossibile che non l’avesse fatto. Hanno così convinto la proprietaria della vettura, nonché moglie di uno dei due, a presentare denuncia di furto. Ma gli investigatori dell’Arma non ci sono cascati e li hanno identificati e denunciati entrambi per furto aggravato.

Il finto furto. Si tratta di Alfredo G., 22 anni, e di Giuseppe G., 34 anni, entrambi residenti nel campo nomadi di via Case Sparse al confine tra Biella e Ponderano. La moglie del più giovane che ha presentato denuncia per il finto furto dell’auto, è stata invece denunciata per il reato di favoreggiamento personale. Quando si sono trovati in mano la denuncia, i carabinieri l’hanno confrontata con quella di un uomo di 45 anni di Biella che la stessa sera aveva avuto l’incontro ravvicinato del terzo tipo con i ladri. Alcuni elementi fondamentali, come orari e zone, combaciavano quasi alla perfezione.

Identificati. Gli investigatori hanno controllato parenti e amici della donna e hanno mostrato un discreto mucchietto di foto segnaletiche al biellese derubato. Così, due di quei personaggi, tra i quali il marito della donna, sono stati identificati e denunciati.

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