Nuovo ospedale, un terzo è da vendere

Nuovo ospedale,<br> un terzo è da vendere
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Deve ancora essere inaugurato e già si pensa a dismetterne almeno un terzo. Non nasce di certo sotto il  migliore auspicio il nuovo ospedale di Biella, almeno per come lo vede l’Aress, l’agenzia regionale dei servizi sanitari, che in uno studio intitolato “Ipotesi di riordino strutturale e distributivo per la razionalizzazione dei costi gestionali del nuovo presidio di Biella”, di fatto detta la linea sulla visione che la Regione ha del nuovo ospedale: è sovradimensionato e perché diventi funzionale sarà necessario liberarsi di almeno 43mila metri quadrati su una superficie complessiva di 130mila. Quella presentata da Aress è solamente una bozza su cui ora l’Asl di Biella dovrà andare a lavorare, correggendo le molte inesattezze contenute nel documento. Che, però, c’è e getta inquietanti ombre sul futuro della sanità biellese. 

Il documento in esame prende in considerazione i dati contenuti nel database dell’edilizia sanitaria e quelli forniti dalla simulazione gestionale proposta dall’Asl di Biella ed evidenzia come i rapporti tra superfici disponibili all’interno del presidio e i posti letto previsti siano particolarmente elevati, con valori molto superiori anche a standard di eccellenza. Ecco che, dunque, per far quadrare i conti e ridurre del 30 per cento i costi di gestione, Aress propone la dismissione di alcuni spazi per un totale di 43mila metri quadrati. 

Secondo la valutazione dei tecnici dell’Aress, in base ai posti letto l’ospedale dovrebbe misurare tra i 70mila metri quadrati e gli 85mila, con la possibilità di dismettere fino a 60mila metri quadrati di superficie. Nello studio si spiega poi che «per quanto riguarda il padiglione Est (indicato come Università nei dati aziendali) è ipotizzabile la completa destinazione degli spazi a funzioni universitarie, ovvero la sua dismissione ed eventuale riconversione ad altre funzioni extraospedaliere, andando così a realizzare un volume autonomo per il quale si possono prevedere accessi indipendenti dai percorsi dell’ospedale». Inoltre, al livello meno 1 del medisimo corpo sono invece previsti i magazzini, per i quali è ipotizzabile una collocazione esterna al presidio, in ragione degli indirizzi regionali in merito ai processi di centralizzazione dei magazzini. Passando al padiglione Ovest, Ares immagina un compattamento delle aree di degenza con la possibilità di dismettere tutto il quarto piano. In totale l’area di cui liberarsi, per avere un risparmio del 30 per cento dei costi di gestione, sarà di 43mila metri quadrati. 

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