Genzianella, 60 anni di voglia di cantare

Genzianella, 60 anni di voglia di cantare
Pubblicato:
Aggiornato:

A fatica il teatro Sociale Villani di Biella ha contenuto venerdì sera il folto pubblico e l’entusiasmo per il Coro Genzianella (nelle foto) che festeggiava con amici e appassionati sostenitori i suoi primi sessant’anni di voglia di cantare.
Accoglienza in costume. Prima dello spettacolo un gruppo di signore che indossavano il gipùn, ossia l’abito tradizionale delle loro nonne, ha dato il benvenuto agli ospiti e al termine della serata ha raccolto le offerte che andranno alla Domus Laetitiae. Perché anche nell’allegria del momento non ci si può dimenticare dei tanti concerti per beneficenza dei ‘genzianelli’.

L’emozione della musica. Poi spazio ai coristi e ai maestri, perché la “Genzianella” ha ospitato sul palco anche il Coro Burcina e il Coro Monte Mucrone che si sono alternati in un susseguirsi di interpretazioni e di commozione, coralità tradizionale accanto a schemi innovativi. Ma sempre, nell’armonia e nel saper stare insieme di tutti, si intravedono sacrifici, dedizione, presenza, studio.
Ricordi a piene mani. Quante persone e quante esperienze hanno formato i 60 anni del Coro Genzianella! Il presidente Piero Ramella ne ha citate solo alcune, lasciando lo spazio al concerto che ha entusiasmato il pubblico. Su tutti Nito Staich, l’anima e il trascinatore del Coro nato il 19 marzo 1952 durante la Serata del dilettante al teatro Marconi, zeppo come un rifugio a Ferragosto. A far sorridere la platea l’avvocato Squillario che ha ricordato le disavventure, le emozioni e le esibizioni all’estero, in un clima di gioia musicale che contraddistingue da sempre la Genzianella.
La parola alla musica. Dagli Stornelli ad un trascinante “The lion sleeps tonight”, dai canti di montagna alla “Gnot d’avril”, è stato tutto un crescendo e un uragano di applausi. I tre cori si sono alternati con i rispettivi direttori e hanno festeggiato in allegria e in sinergia l’importante compleanno.
Un pezzo di vita cittadina. Lo si ravvisa nel libro, “Coro Genzianella-Città di Biella. 1952-2012”, distribuito al termine della serata. In copertina i tre elementi chiave: le note, la montagna, i coristi. E nelle pagine si ritrovano intatti la gioia di aver vissuto anni unici, i momenti magici, gli applausi incoraggianti, accanto a personaggi indimenticabili e accompagnati sempre dalla stessa passione divorante per il canto.

Seguici sui nostri canali