Imprese in "rosa": 4.496, ma calano

Imprese in "rosa": 4.496, ma calano
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A Biella si contano 4.496 imprese femminili, pari al 23,1% delle imprese registrate in totale: i dati sono stati resi noti dalla Camera di commercio e evidenziano come, nonostante la lunga tradizione di imprenditoria "rosa", anche su questo fronte Biella sta risentendo delle difficoltà congiunturali: il tasso di crescita è infatti pari allo 0,5% e rispetto al 2011 le unità sono 22 in meno.
L’imprenditoria femminile biellese è anche sotto la media regionale (24,1%), rappresentando la provincia piemontese con la minor percentuale di imprese femminili è invece in linea con la media nazionale (23,5%).

A Biella si contano 4.496 imprese femminili, pari al 23,1% delle imprese registrate in totale: i dati sono stati resi noti dalla Camera di commercio e evidenziano come, nonostante la lunga tradizione di imprenditoria "rosa", anche su questo fronte Biella sta risentendo delle difficoltà congiunturali: il tasso di crescita è infatti pari allo 0,5% e rispetto al 2011 le unità sono 22 in meno.
L’imprenditoria femminile biellese è anche sotto la media regionale (24,1%), rappresentando la provincia piemontese con la minor percentuale di imprese femminili è invece in linea con la media nazionale (23,5%).
Delle 4.496 imprese femminili, 460 sono "under 35" e 218 sono straniere. "Nonostante l’incalzante crisi, che continua a ripercuotersi sul tessuto imprenditoriale della nostra provincia, le imprese donna, grazie alla tenacia, alla grinta e al background culturale delle loro imprenditrici, hanno confermato una certa stabilità nel corso dell’anno 2012 – commenta il presidente della Cciaa biellese Andrea Fortolan –. Tuttavia, permangono ancora diversi ostacoli che limitano la corsa delle donne nel mondo del lavoro e a tal proposito, è opportuno prevedere l’adozione di particolari strumenti che tutelino e incentivino sempre di più le donne a fare impresa".
Dall’analisi per forma giuridica emerge che le imprese femminili si costituiscono prevalentemente sotto forma di imprese individuali (51%) e di società di persone (38%), mentre soltanto il 9% è rappresentato da società di capitale ed il restante 2% dalle altre forme. Valutando le variazioni annuali di stock per forma giuridica, solo le società di capitale hanno registrato un aumento (pari al +4,7%); risultano, invece, negative le dinamiche delle società di persone (-1,7% e delle imprese individuali (-0,4%).
Per quanto concerne la distribuzione per settore di attività economica, si osserva una maggiore concentrazione delle imprese femminili biellesi negli Altri Servizi (38% del totale) e nel Commercio (26%). La presenza delle imprese rosa negli altri comparti, invece, risulta più limitata e pari all’11% nell’Industria in senso stretto, al 9% nel Turismo, all’8% nell’Agricoltura e al 3% nelle Costruzioni. Dall’analisi delle variazioni annuali di stock per settore, emerge come il comparto delle Costruzioni abbia registrato la variazione percentuale positiva più consistente (+4,5%), seguito dall’Agricoltura (+2,9%), dal Turismo (+2,3%) e dagli Altri Servizi (+0,4%), mentre sono risultate negative le variazioni rilevate dal Commercio (-2,5%) e dall’Industria in senso stretto (-1,6%).

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