Premio Biella Letteratura
Era gremito l’auditorium di Città Studi, segno che il Premio Biella Letteratura e Industria sta diventando sempre più un simbolo (e uno spot) della nostra città. Ieri è andato in scena l'atto conclusivo, la premiazione. «I premi valgono per quanto invecchiano», ha esordito Paolo Piana, presidente del concorso giunto quest'anno alla 12ª edizione. Se i numeri hanno qualche valore in una manifestazione culturale, di sicuro il dato che Piana cita rende l'idea: «Sono 500 le opere visionate in questi anni».
I premiati. Il vincitore, Paolo Barbaro, mancava. Ma solo perché dall'alto dei suoi 91 anni spostarsi da Venezia a Biella non è semplicissimo. Era presente però, per farne le veci, la moglie Laura Vettori. Il romanzo L'ingegnere. Una vita (Marsilio) è stato poi celebrato nel dibattito “Liberi e professionisti”.
Luigi Giavini, vincitore del premio speciale della giuria con Una lacrima di blu (Nomos Edizioni), ha raccontato delle sue origine biellesi e della sua passione per il tessile.
Nel presentare il libro la parola più ricorrente è stata «poetico», e ben se ne scorge il motivo quando un attore di Teatrando ha letto un brano del libro accompagnato dalle corde di un'arpa.
Il premio della giuria dei lettori Giorgio Caponetti ha raccontato nel suo Quando l'automobile uccise la cavalleria (Marcos y Marcos) la nascita della Fiat. Nel brano letto in auditorium è stato evocato il momento fatidico della scelta del nome Fiat. Federico Grom e Guido Martinetti, fondatori della gelateria Grom e autori di Grom. Storia di un'amicizia, qualche gelato e molti fiori (Bompiani), si sono seduti a fare una chiacchierata amichevole con Valeria Quaregna, capo area della Casa circondariale di Biella che ha assegnato il loro premio, e con Elisa Gentile vincitrice del concorso giovani audio/video.
I giovani. Il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell'Uib Alessandro Ciccioni ha premiato i vincitori del concorso rivolto ai giovani esordendo con: «Se è vero che i premi valgono per quanto invecchiano, valgono però di più quando sono assegnati ai giovani». La sezione audio/video è stata vinta da Elisa Gentile, figlia del sindaco Dino Gentile presente in sala quindi non solo in vesti ufficiali. Elisa, del liceo classico, con il lavoro dal titolo “Spazi di lana” si è classificata davanti ad Andrea Baroni, Chiara Confortino, Matteo Fois, Marco Liffredo e Mirko Tanzi dell'Iis liceo scientifico tecnologico, secondi con “Ufficiosa Commedia”, rivisitazione dell'Inferno dantesco. Per la sezione testo scritto, primo premio al suggestivo lavoro di Federico Basso e Martina Saiu del liceo classico dal titolo “Un'e-mail dal passato”, davanti a Martino Bidese, Giulia Prato, Lavinia Salaris, Gregorio Tonelli e Cristiano Zerbola del liceo classico con un'inchiesta sull'evoluzione del lavoro nel Biellese.
I quattro premiati hanno primeggiato fra 18 lavori (nove video e nove testi) esaminati in via anonima.