Salvataggio Cestovia del Camino, soldi ‘inutili’ dalla Regione
Il via libera annunciato in pompa magna dalla Giunta Regionale allo stanziamento di 500 mila euro per la revisione generale della Cestovia del Camino, rischia in realtà di cadere nel vuoto, giù dallo stesso Camino.
Passato il moto di entusiasmo, leggendo tra le righe della delibera, si capisce che quei soldi probabilmente resteranno solo sulla carta, come evidenzia il consigliere regionale Wilmer Ronzani in una nota: «La delibera che contiene lo schema di accordo di programma che dovrà essere, adesso, sottoscritto dalla Provincia e dal Comune di Biella, dalla Camera di Commercio e dalla Fondazione Cassa di Risparmio; successivamente la Giunta dovrà adottare una nuova delibera che approva l’accordo di programma, sottoscritto dalle varie parti. Un percorso non necessariamente breve. Esso prevede un investimento complessivo di 1 milione e mezzo di euro, 500mila dei quali saranno a carico della Regione, mentre la restante parte dello stanziamento, pari ad 1 milione di euro, sarà a carico dei soggetti che sottoscriveranno il programma. E’ del tutto evidente come l’accordo di programma diventerà operativo non soltanto quando verrà adottata la delibera definitiva, ma a condizione che i soggetti firmatari confinanzino l’intervento in quota parte».
Casse vuote. E’ noto che nè il Comune di Biella, ad oggi maggior azionista, nè una Provincia tecnicamente fallita sono in grado di metterci la gran parte del milione che manca, insieme agli altri soci minoritari. Non lo hanno fatto finora e non potranno certo farlo solo perchè la Regione ha compiuto un bel gesto fine a stesso.
Una temporanea via d’uscita c’è ancora, però. L’ad delle Funivie Gianni D’Adamo ripete da tempo che c’è il modo di prendere tempo fino al 2015, operando sull’impianto una mini-revisione dal costo di 150mila euro, soldi che spalmati in quota parte sarebbero probabilmente racimolabili da tutti i soggetti in causa, anche escludendo la Provincia ora impossibilitata. In più, questo intervento non sarebbe solo tampone, ma farebbe parte di quei lavori che rientrano negli 1,5 milioni necessari per la revisione generale. Poi nel 2015 si farebbe un ultimo punto della situazione. Ovvio che si tratta di operare (in fretta) scelte nelle stanze dei bottoni. E le elezioni si avvicinano, come si evince dall’atteggiamento politico generale.