DOPO IL SALVATAGGIO, TRAGICA FINE PER VITO BUONOCORE
Lunedì sera ha tentato di togliersi la vita buttandosi giù dal ponte di Chiavazza. E l’indomani, invece, è stato trovato senza vita in casa sua. E’ finita così l’esistenza di Vito Buonocore, 43 anni, in cura per problemi psichiatrici e sulla cui morte ancora non si hanno certezze. Il corpo infatti è stato ritrovato dalle forze dell’ordine, intervenute dopo la segnalazione di alcuni familiari che non avevano notizie nonostante diversi solleciti telefonici. L’uomo aveva avuto un’esistenza travagliata, con problemi personali alle spalle.
Problemi che potrebbero essere alla base del decesso. I condizionali, però, sono d’obbligo, almeno fino a quando l’autorità giudiziaria non avrà in mano il referto del medico che eseguirà l’autopsia. L’intervento delle forze dell’ordine è avvenuto in serata. Inutile la presenza di un’unità del “118”. Quando è stata sfondata la porta e i soccorritori sono entrati nella casa, l’uomo era morto. Vito Buonocore la sera prima era stato protagonista di un tentativo di suicidio, fermato da un passante che si era insospettito della sua sosta sul ponte sul Cervo, chiamando poi il “112”. Gli uomini in divisa l’avevano tranquillizzato e quindi accompagnato in ospedale, da cui l’uomo s’è però allontanato. Non era la prima volta che Buonocore tentasse, o manifestasse l’intenzione, di farla finita. Su tutti i fatti sta ora indagando la Procura della Repubblica, per cercare di mettere ordine su una vicenda finita nel peggiore dei modi.