Meno biellesi a curarsi fuori regione
Buone notizie per l’Asl di Biella, dove a metà mandato è stato riconfermato l’incarico di direttore generale a Gianfranco Zulian. Nel 2012, secondo i dati forniti dalla Regione Piemonte, sono calati, rispetto all’anno precedente, i pazienti biellesi che hanno deciso di curarsi fuori dalla Regione.
Nel 2012 si sono infatti verificati 2.386 casi di persone che si sono rivolte a strutture sanitarie al di fuori del Piemonte, contro i 2.672 dell’anno precedente. Il che significa che l’esborso finanziario della Regione, nel 2012, è stato inferiore di 175.998,78 euro rispetto all’anno precedente.
Quanto costa la mobilità passiva extra regionale. Nel 2012 i pazienti che si sono fatti curare in strutture esterne al Piemonte sono costati 9.228.454,55 euro, contro i 9.404.453,33 dell’anno precedente. Questi dati non tengono però conto della mobilità interna alla Regione, ossia quanti pazienti hanno scelto altre Asl piemontesi per farsi curare.
La mobilità attiva. Per quanto riguarda i pazienti che sono invece venuti a Biella da altre regioni per ricorrere a cure sanitarie, il numero relativo al 2012 è di 529. L’anno precedente erano stati invece 627, dunque parecchi di più. L’Asl Bi, insieme alla Vialarda, hanno dunque portato nelle casse della Regione nel 2012 1.657.490,76 euro, contro 1.938.149,04 dell’anno precedente.
Biella in controtendenza. Secondo il consigliere regionale del Pd, Wilmer Ronzani, «i pazienti che richiedono prestazioni sanitarie fuori dai confini regionali, sono una percentuale maggiore di quelli che, provenendo da altre Regioni, hanno scelto il Piemonte per farsi curare, fatto questo che ha determinato un costo aggiuntivo per la nostra sanità di circa 7 milioni e 600mila euro». Biella negli anni ha diminuito il gap con la mobilità passiva, offrendo sempre maggiori prestazioni di qualità. Lo testimonia il risparmio in termini economici riscontrato tra il 2012 e il 2011.