"Droga? Solo episodi"
Una rondine non fa primavera. E forse neanche due. Però la sparatoria di sabato sera sulla statale tra spacciatori in fuga e forze dell’ordine ed il ritrovamento di eroina vicino alla fontana del lungo lago di domenica esigono comunque una riflessione. Che prova a fare il sindaco del paese, Antonino Rosa.
Nessun allarme. «Premessa: i due spacciatori in fuga non erano biellesi e la vicenda ha toccato il paese quasi per caso - spiega l’amministratore -. Diverso il discorso del ritrovamento, che ovviamente chiama in causa tutti noi. Ma il quadro è presto fatto: siamo una realtà attrattiva per tante persone, spesso giovani. Per questioni turistiche e sportive. Questo significa che centinaia, a volte migliaia, di uomini e di donne gravitano intorno al nostro paese. Ed è evidente che nel numero ci siano delle “mele marce”. Però non c’è alcuna emergenza. Non esistono bande o porzioni del paese non controllate o non controllabili. Ci possono essere degli episodi, che non vanno sottovalutati ma nemmeno elevati a sistema. Droga? Il ritrovo non può non essere casuale in assoluto, ma non è nemmeno la fotografia di un “porto franco” dove tutto è possibile. Sarebbe mistificare la realtà».
“Movida”. Il paese lacustre, in primavera e in estate, qualche volta fa discutere per l’enorme presenza di giovani il mercoledì sera, che animano i locali da ballo fino a tardi. «Esempio perfetto: su migliaia di ragazzi che arrivano da fuori provincia e regione, è evidente che qualcuno possa avere in tasca uno spinello o altro - aggiunge il sindaco Rosa -. Sulla droga ritrovata quindi dico: aspettiamo le indagini delle forze dell’ordine prima di arrivare a conclusioni su Viverone. Nel nostro Comune i controlli dei carabinieri ci sono e per quanto possibile anche da parte della polizia municipale. Non siamo un territorio di conquista per spacciatori. Siamo una realtà turistica che attrae molte persone dall’esterno e quindi, come da statistica, esposta a rischi. In passato più volte, su dei frequentatori di qualche campeggio, ho avuto dei sospetto... Dopodiché non mi metto certo a fare lo sceriffo per il territorio comunale».
Controllo digitale. Negli anni scorsi l’amministrazione aveva elaborato un progetto di telecamere intorno al lungolago contro il vandalismo dei fine settimane e dei giorni della “movida”. Poi il tutto fu stoppato per legge, con il blocco delle spese. «Ma il progetto è lì - assicura Rosa -. Il costo è di circa 20 mila euro. Si potrebbero mettere telecamere anche nelle principali vie d’accesso del paese, in modo da lavorare anche sulla prevenzione di furti nelle abitazioni, monitorando chi entra e chi esce. Il Comune i soldi li ha. Che senso ha tenerli nel cassetto? Lo Stato deve solo farci investire in sicurezza nell’interesse dei residenti e delle tante persone per bene che ci scelgono per vacanze o per due giorni di svago». In questi giorni l’assessore al turismo Ider Cinti sta portando avanti alcune iniziative sulla sicurezza (manifesti e organizzazione di incontri con le forze dell’ordine).