Bus, il Pd attacca l'anello urbano

Bus, il Pd attacca l'anello urbano
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Lo chiameranno l’anello urbano della discordia. Era stato richiesto lo scorso autunno, in tempi non sospetti, dalla minoranza del Pd dopo la cancellazione di tutti i bus urbani a favore di un sistema integrato con l’extraurbano necessario per ottenere dalla Regione il “taglio” dei tagli al trasporto pubblico: da meno due  milioni di euro rispetto al 2012 a meno uno.

 Portato a casa lo sconto dovuto (visto che i parametri regionali erano iniqui) si è cominciato a pensare ad un modo per migliorare un servizio  quasi in ginocchio.
 Ed ecco l’anello urbano, annunciato venerdì scorso durante il consiglio comunale dall’assessore ai trasporti Massimiliano Gaggino: dovrebbe entrare in funzione tra poche settimane. Tutti contenti? No, perché siamo in campagna elettorale e ogni mossa è un motivo di scontro.
 
La polemica. Il Pd ha risposto all’Assessore con una nota stampa: «Che si tratti di una “boutade elettorale” di Gaggino per calmare gli animi esasperati dei cittadini», si chiede  il gruppo del Pd, sorpreso dal fatto che in Atap nessuno sappia ancora nulla della nuova linea. Le domande sono semplici: Chi gestirà il bus urbano? Con quali orari e con quale percorso? E con quali costi per il Comune di Biella?

Le risposte. Gaggino ha replicato: «La minoranza non può stare zitta durante il consiglio e poi fare polemica sui giornali. L’anello urbano si farà. Sarei un pazzo ad annunciarlo e poi non farlo partire. Stiamo finendo di stilare gli orari e il percorso. Quanto costerà di preciso non lo so ancora, ma di sicuro le finanze stanziate a bilancio (600 mila euro circa per tutto il trasporto pubblico, ndr) basteranno. È però possibile che dovremo rivedere la riduzione per gli studenti, che oggi pagano l’abbonamento 7,50 euro, portandola a 10 euro».

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