Confronto elettorale tra Dino Gentile e Marco Cavicchioli - IL VIDEO

Confronto elettorale tra Dino Gentile e Marco Cavicchioli - IL VIDEO
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Per il ballottaggio di domenica prossima, gli aventi diritto al voto sono 17.590 maschi e 20.281 femmine per un totale di 37.871 elettori, di cui 111 comunitari (29 maschi e 82 femmine).  I seggi saranno aperti come nel primo turno dalle 7 alle 23. Saranno approntati 47 seggi in tutta la città. Una volta terminate le operazioni di voto si partirà immediatamente con lo scrutinio che dovrebbe essere molto più veloce rispetto alla precedente tornata.

COME SI VOTA DOMENICA

Niente preferenze, nessun voto disgiunto, meno problemi per presidenti di seggio e scrutatori. Il ballottaggio di domenica prossima, con seggi aperti dalle 7 alle 23, sarà una sfida a due. Per votare basterà crociare il nome del candidato sindaco che si desidera. Dunque o Marco Cavicchioli o Dino Gentile. Le rilevazioni sull’affluenza, che al ballottaggio sono determinanti per capire l’orientamento, saranno comunicate alle 12, alle 19 e ad urne chiuse, alle 23.

IL VIDEO CONFRONTO TRA DINO GENTILE E MARCO CAVICCHIOLI

IL CONFRONTO IN OTTO DOMANDE

Gentile: debito giù e Pisu 2
Cavicchioli: Irpef da ridurre

Biella è la decima città in Italia per pressione fiscale su imprese artigiane e Pmi, come evidenziato da un recente studio della Cna. Come vi porrete in merito alla tassazione locale e al mantenimento dei servizi a domanda individuale?
 

Gentile: «Premetto che, fatta 100 nel 2009 l’entità dei trasferimenti al Comune di Biella di Stato e Regione, oggi, coi tagli imposti, quei 100 sono diventati 48. Nonostante ciò siamo riusciti a ridurre l’aliquota dell’Imu prima casa al di sotto dei termini indicati, risultando una tra le città meno care d’Italia. E siamo riusciti a mantenere invariata la spesa per i servizi a 6 milioni di euro. Per fare questo sono state compiute scelte politiche che rivendichiamo in pieno».
Cavicchioli: «Non è vero che la spesa sociale non è diminuita, ammontava a 6,5 milioni nel 2009. Inoltre, Biella è uno dei capoluoghi del Piemonte dove l’addizionale Irpef è la più alta, per volere del centrodestra. Crediamo che con una buona politica e con il taglio degli sprechi si riescano a determinare economie tali da poter ridurre nei cinque anni l’addizionale Irpef, per venire incontro alle famiglie».

Uno dei temi che ha contraddistinto la campagna elettorale è stato la diminuzione dell’indebitamento dell’ente comunale. Il centrodestra ha messo in campo una politica rigorosa che ha consentito di ridurre il debito, da 68 a 50 milioni di euro circa, oltre quanto stabilito dalla legge. Nei prossimi cinque anni che politica di bilancio perseguirete?
Gentile: «La riduzione del debito è stata chiesta in più riprese dal Governo centrale. Avevamo pronti tre milioni per rilevare l’area ex Rivetti, ma da un giorno all’altro ci è stato imposto di utilizzare la somma per ridurre l’indebitamento. Come coalizione abbiamo fatto una scelta, quella di ridurre il debito per non lasciare un’eredità pesante ai nostri figli. Una strategia che ci ha consentito risparmi in termini di spesa per gli interessi. Nei prossimi cinque anni proseguiremo su questa strada se governeremo».
Cavicchioli: «Non condivido. Quasi ogni famiglia ha un mutuo e non paga rate in anticipo privandosi di risorse. C’erano margini di manovra diversi e si potevano liberare fondi da utilizzare per politiche di supporto alle famiglie in questo difficile momento economico. Credo che le scelte del centrodestra in questi cinque anni siano state dettate principalmente dalle varie crisi di coalizione che si sono succedute».

Biella si appresta ad affrontare una sfida epocale che caratterizzerà il suo futuro. Con il trasferimento dell’ospedale alle porte della città il centro rischia lo spopolamento. Detto che il monoblocco e l’area adiacente sono di proprietà della Regione, cosa immaginate per quella zona nevralgica che, tra l’altro, è collegata agli ex Rivetti, altra zona ancora da rivalutare dopo vent’anni?
Gentile: «Innanzitutto, dopo lo spostamento degli uffici amministrativi, avremo finalmente il trasloco definitivo nella nuova struttura che tutti i biellesi attendono da anni. Per il resto il Comune ha già adottato tutti gli strumenti urbanistici per consentire l’insediamento di attività produttive, commerciali e una parte dedicata al residenziale. Credo, però, che la Regione - che ricordiamo è la proprietaria -  debba abbassare le pretese e rivedere il prezzo di vendita verso il basso, data la crisi del mercato immobiliare. Nel frattempo, come Comune, abbiamo organizzato un concorso d’idee da cui sono emersi parecchi spunti interessanti. Sugli ex Rivetti ci attiveremo subito per proporre un Pisu 2 e intercettare le ormai fondamentali risorse in Europa e Regione, per andare a sistemare tutta la parte Est della città dopo aver rimesso a posto la parte Ovest. Una serie di interventi dalla stazione San Paolo sino all’asse del Cervo, al ponte della Maddalena».
Cavicchioli: «L’area dell’attuale ospedale può essere una vera bomba sociale per la città se non si trovano risposte immediate. Troppi ingressi, troppo difficile da vigilare. Non vorrei che si trasformasse in un’altra Pettinatura. Detto ciò, credo che lì, in attesa di una soluzione, si possa chiedere il comodato d’uso alla Regione, per trasformare il monoblocco in una serie di laboratori artistici e musicali. Basti pensare che nel Biellese ci sono più di 150 band che spesso non sanno dove suonare. E realtà teatrali che non hanno spazio per esprimersi. Tutti interventi di facile e immediata realizzazione. Mi consentirà, Gentile, di muovere una critica. Sono stati utilizzati 100mila euro pubblici per promuovere un concorso d’idee che non ha portato nessuna proposta fattibile a livello economico perché trovo impossibile che qualcuno investa 80-100 milioni in quell’area. Si sapeva da tempo del trasloco, non bisognava attendere l’ultimo minuto per studiare una soluzione. E, a proposito dei fondi europei, condividiamo la necessità di andare a caccia di queste risorse, ma bisogna farlo  creando un’apposita struttura».

Isolamento territoriale. Biella non ha più treni diretti per Milano o Torino e i continui disservizi penalizzano i pendolari come riportano le cronache quotidiane.  I privati hanno abbandonato l’idea di realizzare l’autostrada. Pur non essendo di competenza comunale, cosa si può fare contro l’isolamento?
Gentile: «In questi anni abbiamo lavorato sulla velocizzazione delle linee chiedendo la soppressione delle fermate intermedie lungo la Biella-Santhià. Riuscendo a collegare la città con la Torino-Milano in 20 minuti. Non si può dire lo stesso sulla Biella-Novara dove le resistenze di alcuni sindaci, uno dei quali era anche candidato a Biella (Sangalli, ex di Vigliano Biellesendr), non ci consentono di giungere a destinazione in 40 minuti. Riprenderemo il lavoro con la Regione. Sull’autostrada, beh, c’era già un progetto pronto, quello del peduncolo, poi l’avvento del centrosinistra in Provincia e Reg ione cancellò tutto virando su un altro progetto. E, un anno fa, è arrivata la defezione dei privati. Credo che non verrà mai fatta».
Cavicchioli: «Sull’autostrada c’è poco da dire, mi sembra che non la voglia più nessuno. Sui treni ci giochiamo una partita importante. Intendo riprendere i discorsi con la Regione e con i pendolari che l’amministrazione uscente ha completamente dimenticato. Alle riunioni a Torino non era mai presente nessun rappresentante del Comune. Reputo che, oltre alle stazioni, bisognerà intervenire sui passaggi a livello. 52 sulla Biella-Novara sono troppi. Con un minimo investimento si potrebbero dimezzare, aumentando la velocità media di percorrenza».

Il trasporto urbano è scomparso a causa dei tagli nazionali e regionali. Eppure dai quartieri periferici arrivano richieste di collegamenti con il resto della città. E’ possibile far coincidere la domanda e l’offerta in modo più funzionale?
Gentile: «Con i tagli che ci sono stati potevamo chiudere tutto. Invece abbiamo lavorato con la Regione per portare a casa risorse aggiuntive, limitando i danni a 900mila euro in meno. Abbiamo razionalizzato la rete integrando l’urbano con l’extraurbano ed evitando sovrapposizioni di percorso. E, dopo un periodo di assestamento, mi pare che le cose funzionino. Siamo anche riusciti a reintrodurre un anello urbano. Insomma, abbiamo fatto un miracolo».
Cavicchioli: «La mobilità deve essere curata al meglio, reintroducendo il servizio urbano e facendo magari delle scelte coraggiose per evitare che alcune corse girino vuote. Si potrebbero prendere ad esempio realtà in cui è stato istituito il servizio a chiamata. La necessità di collegamento dei quartieri periferici come Pavignano, Chiavazza e Villaggio La Marmora dovrà comunque essere presa in grande considerazione».

Si è parlato molto di multiutilty per quanto riguarda le partecipate. Siete d’accordo?
Gentile: «Sì, se si creano società importanti in grado di stare meglio sul mercato. Insomma, devono essere scelte funzionali».
Cavicchioli: «No, il problema delle partecipate non è accorparle per diminuire gli sprechi, ma farle funzionare così come sono. Bisognerà rivedere tutto, è impensabile che in Cordar vengano date consulenze da centinaia di euro all’ora. Il sistema è da rivedere e le nomine dovranno essere fatte in base alle competenze».

Più di 2.500 firme per chiedere maggiore sicurezza durante la movida. L’utilizzo dei vigili nelle notti dei weekend non è decollato, cosa farete per dare risposte agli appelli dei giovani? 
Cavicchioli: «Credo che non ci sia un vero e proprio problema di ordine pubblico in città. Sono accaduti degli episodi deprecabili che vanno perseguiti e puniti severamente. Bisognerà garantire il diritto dei giovani a divertirsi e il diritto degli abitanti a dormire. Ci lavoreremo Ma non si può dire che Biella sia una città insicura. Sulla polizia municipale, i continui cambi di comandante non hanno giovato al servizio che andrà sicuramente rivisto».
Gentile: «Partiamo dal fatto  che  Biella è una città sicura. Abbiamo lavorato con il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ogni giorno. Se giovani vengono aggrediti alle quattro del mattino non si può dire che è colpa della movida o che è successo perché non c’erano i vigili. Sono fatti in cui devono intervenire le forze dell’ordine, come hanno fatto, individuando anche uno dei responsabili. In più ricordo che come amministrazione abbiamo attivato 20 occhi elettronici che vigilano la città».

Cosa farete nei primi cento giorni?
Gentile: «Sceglierò i rappresentanti di giunta e mi metterò subito al lavoro per dare continuità a quanto fatto in questi 5 anni».
Cavicchioli: «Anch’io formerò la giunta, ma avrò sicuramente meno interlocutori da contattare rispetto a Gentile...».

 

LE SCHEDE:

Chi è Marco Cavicchioli:  l’avvocato, sposato con due figli

Marco Cavicchioli,  45 anni, vive a Biella. Sul suo sito “Biella in Comune” si descrive così: «Lavoro in città come avvocato, occupandomi tra gli altri aspetti di questioni sociali e di immigrazione. Sono sposato con due figli.  Da sempre mi riconosco nell’area di centrosinistra e nei suoi valori. La mia candidatura nasce dalla volontà di dare un contributo in una fase di grande difficoltà e di disaffezione per la vita politica, con la speranza di portare idee e sensibilità nuove.   Il sindaco deve essere la persona che con grande umiltà coordina una giunta formata da persone competenti e impegnate e non l’unico protagonista della vita del Comune».

 

Chi è Dino Gentile: il dirigente scolastico, sposato e quattro figli

Dino Gentile, 57 anni, dirigente scolastico e sindaco uscente per la coalizione di centrodestra. Sposato, quattro figli, ha conseguito la laurea in lettere all’univeristà degli studi di Torino. Iscritto a Forza Italia per questa campagna elettorale ha puntato molto sulle liste civiche, creandone di persona tre. La lista Dino Gentile sindaco, poi In corsa con Dino e Bi Positive che raccoglie molti ragazzi che si affacciavano per la prima volta alla politica. Dirige ormai da anni la scuola San Francesco di piazza Martiri.

 

COME SI VOTA:

Basta una croce perché il voto sia valido

Niente preferenze, nessun voto disgiunto, meno problemi per presidenti di seggio e scrutatori. Il ballottaggio di domenica prossima, con seggi aperti dalle 7 alle 23, sarà una sfida a due. Per votare basterà crociare il nome del candidato sindaco che si desidera. Dunque o Marco Cavicchioli o Dino Gentile. Le rilevazioni sull’affluenza, che al ballottaggio sono determinanti per capire l’orientamento, saranno comunicate alle 12, alle 19 e ad urne chiuse, alle 23.

 

IL RISULTATO DEL SONDAGGIO DI ECO: DOMENICA 8 GIUGNO ALLE 23,00

AL SONDAGGIO REALIZZATO NEI GIORNI SCORSI DA 'ECO' HANNO RISPOSTO 493 UTENTI SUL WEB CHE HANNO ESPRESSO LA LORO PREFERNZA PER I DUE CANDIDATI SINDACI: DINO GENTILE E MARCO CAVICCHIOLI.

IL RISULTATO DEL SONDAGGIO SARA' RESO NOTO DOMENICA 8 GUIGNO ALLE ORE 23,00, ORARIO DI CHIUSURA DEI SEGGI ELETTORALI.

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