Il Museo degli alpini rinnovato

Il Museo degli alpini rinnovato
Pubblicato:
Aggiornato:

L’occasione è quella giusta, la festa del patrono degli alpini, San Maurizio. Da domani il Museo degli alpini biellesi riaprirà sotto una nuova veste, dopo la rivisitazione voluta dalla Sezione di Biella.

 Una variazione dedicata principalmente alle celebrazione dei cento anni della Grande Guerra, per cui le penne nere si stanno preparando. A spiegare le tante novità che attendono alpini e non alpini, a partire da domani, è il presidente Marco Fulcheri: «Abbiamo ridisegnato l’intero Museo aggiungendo altro materiale che abbiamo reperito dopo alcune ricerche. Tra le novità  lo spazio dedicato a 5 alpini biellesi caduti ad Adua nel 1896, scoperti grazie ai fogli matricolari conservati all'Archivio di Stato di Vercelli». Nei documenti che sono esposti nel Museo si legge: «3ª Brigata Giuseppe Ellena, 4° Reggimento 1° Battaglione alpini Africa - tenente colonnello Davide Menini partiti da Ivrea il 18 dicembre 1895 per l’Africa. Per tutti il foglio matricolare recita: “Irreperibile dopo il fatto d’armi di Adua e quindi presunto morto”. Gli stessi fogli matricolari, con perfetto esempio di cieca burocrazia, la riga sottostante riportano: “Chiamato alle armi per mobilitazione per effetto del Regio Decreto 1915 (Circolare numero 370): non giunto irreperibile-presunto morto.   16 gennaio 1917. I biellesi sono Angelino  Prospero di Giacomo, nato il 18  dicembre  1873 a Biella, Ferrara Vittorio di Pietro, nato il 16 dicembre  1873 a Chiavazza, Martinazzo Lodovico di Giovanni, nato l’11  agosto  1874 a San  Paolo  Cervo, Mercandino  Cesare di Giacomo, nato il 20  luglio  1873 a Chiavazza e Robino  Lorenzo di Francesco, nato il 18  giugno  1874 a Mongrando.

Domenica si terrà anche l’inaugurazione del nuovo ingresso della sede degli alpini di via Ferruccio Nazionale. «Il muro con pietre a vista è stato donato dagli alpini di Graglia - spiega Fulcheri -, le due aquile sono state realizzate grazie alle penne nere di Cossato-Quaregna, mentre la nuova incisione in pietra è stata realizzata dall’alpino Luca Pera del gruppo di Ponderano. Verrà scoperta solo domenica».

Seguici sui nostri canali