Rapinato a calci, pugni e bottigliate
E’ accusato d’aver aggredito un quarantenne nel parcheggio della Provincia, d’averlo picchiato a calci e pugni per riuscire a rubargli il portafogli che conteneva circa 500 euro. Non è passato nemmeno un anno visto che i fatti risalgono alla notte tra il 14 e il 15 marzo 2014. Erano in due quella notte, nel piazzale dove si ritrovano i due paninari più noti, Toni e Micky. La vittima di quella brutale aggressione è riuscita alla fine a riconoscere uno dei due tra i tanti volti di un album fotografico che i poliziotti gli hanno mostrato.
Nei guai, con l’accusa di rapina, lesioni personali e pure ricettazione di un bancomat delle Poste che poche ore prima era stato rubato a una diciottenne di Cossato in un locale di Riva, è finito Mario Cufe, 27 anni, origini albanesi, residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo) e difeso dall’avvocato Marco Romanello di Biella. Il giovane è stato rinviato a giudizio.
I PARTICOLARI LI TROVATE OGGI SU ECO DI BIELLA IN EDICOLA
E’ accusato d’aver aggredito un quarantenne nel parcheggio della Provincia, d’averlo picchiato a calci e pugni per riuscire a rubargli il portafogli che conteneva circa 500 euro. Non è passato nemmeno un anno visto che i fatti risalgono alla notte tra il 14 e il 15 marzo 2014. Erano in due quella notte, nel piazzale dove si ritrovano i due paninari più noti, Toni e Micky. La vittima di quella brutale aggressione è riuscita alla fine a riconoscere uno dei due tra i tanti volti di un album fotografico che i poliziotti gli hanno mostrato.
Nei guai, con l’accusa di rapina, lesioni personali e pure ricettazione di un bancomat delle Poste che poche ore prima era stato rubato a una diciottenne di Cossato in un locale di Riva, è finito Mario Cufe, 27 anni, origini albanesi, residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo) e difeso dall’avvocato Marco Romanello di Biella. Il giovane è stato rinviato a giudizio.
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