Resta dentro l'agente penitenziario
Resta in carcere Simone D., 43 anni, l’agente di Polizia penitenziaria arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri per aver maltrattato e picchiato di continuo la moglie dalla quale è di fatto separato da quasi un anno e mezzo. Venerdì mattina l’indagato è comparso davanti al giudice delle indagini preliminari, Claudio Passerini, lo stesso che ha firmato l’ordine di arresto. Ha risposto a tutte le domande del giudice che, alla fine, si è riservato. Il difensore, avvocato Marco Romanello, appariva ottimista dopo aver chiesto per il suo assistito la piena scarcerazione oppure, in subordine, gli arresti domiciliari: «E’ una storia assurda, non può starci il carcere...», si era sbilanciato il difensore. Sabato mattina il giudice ha fatto pervenire alle parti interessate la decisione: l’agente penitenziario rimane in carcere.
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Resta in carcere Simone D., 43 anni, l’agente di Polizia penitenziaria arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri per aver maltrattato e picchiato di continuo la moglie dalla quale è di fatto separato da quasi un anno e mezzo. Venerdì mattina l’indagato è comparso davanti al giudice delle indagini preliminari, Claudio Passerini, lo stesso che ha firmato l’ordine di arresto. Ha risposto a tutte le domande del giudice che, alla fine, si è riservato. Il difensore, avvocato Marco Romanello, appariva ottimista dopo aver chiesto per il suo assistito la piena scarcerazione oppure, in subordine, gli arresti domiciliari: «E’ una storia assurda, non può starci il carcere...», si era sbilanciato il difensore. Sabato mattina il giudice ha fatto pervenire alle parti interessate la decisione: l’agente penitenziario rimane in carcere.
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