La Finanza chiude studio di Podologia

Nei giorni scorsi, militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Biella, durante un controllo fiscale nei confronti di uno studio di podologia (scienza che cura e previene le patologie del piede) situato nel capoluogo laniero, constatavano che la titolare esercitava la professione di podologa, come risultava dalle prestazioni svolte, senza aver mai conseguito il diploma universitario abilitante alla professione
Lo studio in questione era stato aperto senza la prevista autorizzazione dell’A.S.L. competente e l’attività veniva svolta utilizzando strumenti (come bisturi) e somministrando medicinali per i quali è prevista una specifica qualifica professionale. Inoltre, la sterilizzazione degli strumenti rinvenuti all’interno, avveniva senza il minimo rispetto delle norme igieniche e sanitarie.
Configurandosi la violazione dell’art. 348 del codice penale (esercizio abusivo della professione), i militari procedevano al sequestro dello studio e di tutte le attrezzature stipate all’interno ai sensi dell’art. 354 C.P.P, effettuando la doverosa comunicazione di notizia di reato all’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il sequestro.
Continua l’impegno della Guardia di Finanza a fianco dei professionisti e imprenditori che rispettano le regole.
Nei giorni scorsi, militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Biella, durante un controllo fiscale nei confronti di uno studio di podologia (scienza che cura e previene le patologie del piede) situato nel capoluogo laniero, constatavano che la titolare esercitava la professione di podologa, come risultava dalle prestazioni svolte, senza aver mai conseguito il diploma universitario abilitante alla professione
Lo studio in questione era stato aperto senza la prevista autorizzazione dell’A.S.L. competente e l’attività veniva svolta utilizzando strumenti (come bisturi) e somministrando medicinali per i quali è prevista una specifica qualifica professionale. Inoltre, la sterilizzazione degli strumenti rinvenuti all’interno, avveniva senza il minimo rispetto delle norme igieniche e sanitarie.
Configurandosi la violazione dell’art. 348 del codice penale (esercizio abusivo della professione), i militari procedevano al sequestro dello studio e di tutte le attrezzature stipate all’interno ai sensi dell’art. 354 C.P.P, effettuando la doverosa comunicazione di notizia di reato all’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il sequestro.
Continua l’impegno della Guardia di Finanza a fianco dei professionisti e imprenditori che rispettano le regole.