Detenuti a “scuola” dagli studenti
Primavera, stagione di foglie e germogli. Di verde. E di preparazione. L’impegno della Provincia, per la ripulitura del cortile interno del Liceo Scientifico “Avogadro” di Biella in occasione della Festa di Primavera svoltasi mercoledì 1° aprile, che l’ente ha in gestione, si appresta a prendere una forma più consistente. E rinnovata, dal momento che riguarderà la manutenzione delle aree verdi degli istituti superiori del territorio. Anche e soprattutto l’Iis “Vaglio Rubens” di Biella.
Dal febbraio scorso, dopo la firma del protocollo d’intesa tra la casa circondariale di via dei Tigli e l’amministrazione provinciale, finalizzato a favorire il processo rieducativo dei detenuti attraverso il loro impiego in progetti di volontariato di utilità pubblica (attività legata al progetto “Recupero ambientale”, previsto dall’amministrazione penitenziaria), nella collaborazione è entrato un soggetto utile a quella formazione che - vuole il protocollo - coinvolgerà gli stessi detenuti, prima dell’effettiva entrata in servizio. L’istituto che fa capo all’indirizzo agrario, appunto.
Si comincia dopo Pasqua. «L’istituto si è fatto avanti per la formazione. Siamo in attesa di conoscere il numero dei detenuti che vi prenderanno parte. Si comincerà dopo Pasqua, per essere operativi tra aprile e maggio», è la previsione del consigliere provinciale delegato, Giuseppe Faraci.
Il preside Cesare Molinari spiega che i dettagli devono ancora essere concordati. Ma la linea generale è chiara: «Saremo doppiamente utili», motiva Molinari, riferendosi a un’azione da cui trarranno beneficio sia il “committente” che gli “operatori”. «Come scuola, forniremo nozioni su materie di ambito agricolo. Gli insegnanti del corso di agrario concentreranno le lezioni anche sulla sicurezza. Insomma, le stesse nozioni che vengono insegnate ai nostri studenti e che richiedono le esperienze di stage in aziende vivaistiche o di giardinaggio».
Dall’uso dei guanti all’accensione e cura di macchine, come i decespugliatori. «Valuteremo se saranno gli insegnanti a spostarsi, in ogni caso le sedi della casa circondariale e dell’istituto sono vicine. Si tratterà di corsi diurni, perché sono previste anche esercitazioni pratiche», specifica il preside. «Bisognerà capire quale preparazione pregressa avranno le persone scelte». Il numero di partecipanti arriverà a giorni da via dei Tigli. Il protocollo prevede che si tratti di soggetti giunti alla fine del percorso detentivo e, quindi, in possesso dei requisiti per la custodia attenuata e lo svolgimento di lavoro all’esterno del carcere.
Giovanna Boglietti
Primavera, stagione di foglie e germogli. Di verde. E di preparazione. L’impegno della Provincia, per la ripulitura del cortile interno del Liceo Scientifico “Avogadro” di Biella in occasione della Festa di Primavera svoltasi mercoledì 1° aprile, che l’ente ha in gestione, si appresta a prendere una forma più consistente. E rinnovata, dal momento che riguarderà la manutenzione delle aree verdi degli istituti superiori del territorio. Anche e soprattutto l’Iis “Vaglio Rubens” di Biella.
Dal febbraio scorso, dopo la firma del protocollo d’intesa tra la casa circondariale di via dei Tigli e l’amministrazione provinciale, finalizzato a favorire il processo rieducativo dei detenuti attraverso il loro impiego in progetti di volontariato di utilità pubblica (attività legata al progetto “Recupero ambientale”, previsto dall’amministrazione penitenziaria), nella collaborazione è entrato un soggetto utile a quella formazione che - vuole il protocollo - coinvolgerà gli stessi detenuti, prima dell’effettiva entrata in servizio. L’istituto che fa capo all’indirizzo agrario, appunto.
Si comincia dopo Pasqua. «L’istituto si è fatto avanti per la formazione. Siamo in attesa di conoscere il numero dei detenuti che vi prenderanno parte. Si comincerà dopo Pasqua, per essere operativi tra aprile e maggio», è la previsione del consigliere provinciale delegato, Giuseppe Faraci.
Il preside Cesare Molinari spiega che i dettagli devono ancora essere concordati. Ma la linea generale è chiara: «Saremo doppiamente utili», motiva Molinari, riferendosi a un’azione da cui trarranno beneficio sia il “committente” che gli “operatori”. «Come scuola, forniremo nozioni su materie di ambito agricolo. Gli insegnanti del corso di agrario concentreranno le lezioni anche sulla sicurezza. Insomma, le stesse nozioni che vengono insegnate ai nostri studenti e che richiedono le esperienze di stage in aziende vivaistiche o di giardinaggio».
Dall’uso dei guanti all’accensione e cura di macchine, come i decespugliatori. «Valuteremo se saranno gli insegnanti a spostarsi, in ogni caso le sedi della casa circondariale e dell’istituto sono vicine. Si tratterà di corsi diurni, perché sono previste anche esercitazioni pratiche», specifica il preside. «Bisognerà capire quale preparazione pregressa avranno le persone scelte». Il numero di partecipanti arriverà a giorni da via dei Tigli. Il protocollo prevede che si tratti di soggetti giunti alla fine del percorso detentivo e, quindi, in possesso dei requisiti per la custodia attenuata e lo svolgimento di lavoro all’esterno del carcere.
Giovanna Boglietti