Ricattano gli ex amanti: arrestati

Ricattano gli ex amanti: arrestati
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Si sono concluse con due arresti per estorsione, le storie a luci rosse che hanno coinvolto una donna di Biella e un uomo di Sordevolo che hanno avuto il coraggio di denunciare ai carabinieri quelli che, per un breve ma intenso periodo, erano stati molto intimi con loro per poi trasformarsi, di punto in bianco, nei loro peggiori incubi. In manette sono finiti due giovani già noti alle forze dell’ordine. Il primo abita a Vercelli, Cosimo Greco, 27 anni. Il secondo è di Cossato, Fabrizio Ceravolo, 26 anni.

Greco è stato arrestato il 2 maggio alla stazione di Vercelli dai carabinieri del reparto operativo di Biella ai quali il giorno prima si era rivolta una donna di 33 anni che abita a Biella. «Mi ha chiesto dei soldi - si è confidata la donna, spaventata ma convinta ad andare sino in fondo -. Mi ha minacciata, dicendomi che se non consegnavo i contanti avrebbe raccontato tutto a mio marito della nostra breve relazione...».

I due si erano conosciuti a giugno. Era subito scoccata la classica scintilla. Per qualche mese la relazione clandestina era proseguita. Fino a febbraio quando lei ha deciso di interrompere il rapporto. Lui non ha gradito ed è arrivato al punto di ricattare la donna. Così, sabato scorso, i carabinieri hanno preparato la trappola. Il giorno dopo, di fronte alla stazione ferroviaria di Vercelli, la donna ha consegnato all’ex amante una busta contenente 300 euro. Tutte le banconote erano state in precedenza fotocopiate. Lei si è quindi allontanata mentre lui è stato bloccato dai carabinieri in borghese che, nel frattempo, lo avevano circondato non lasciandogli alcuna possibilità di scappare.

L’arresto di Fabrizio Ceravolo, è avvenuto lunedì alle 13 davanti alla stazione San Paolo a Biella. Si è ripetuto lo stesso copione con i carabinieri che hanno ripreso tutta la scena dopo aver fotocopiato le banconote che la vittima avrebbe dovuto consegnare al ricattatore. In questo caso la richiesta di soldi è stata pesante: 3.000 euro, «altrimenti - avrebbe minacciato il giovane - racconto alla tua famiglia che abbiamo avuto una relazione sentimentale». 

Anche in questo caso, il presunto rapporto di amicizia tra il giovane e un uomo di 60 anni che abita a Sordevolo, è iniziato qualche mese fa. E, anche in questo caso, si è concluso a causa dei comportamenti del giovane che, alla fine, ha deciso di vendicarsi affidandosi al ricatto dopo essere stato piantato in asso. La vittima dell’estorsione, si è però rivolta ai carabinieri e la trappola è scattata inesorabile. Ieri il giudice si è riservato sulla convalida dell’arresto e sulla eventuale misura cautelare da adottare. Il Pubblico ministero ha chiesto i domiciliari. La difesa - rappresentata dall’avvocato Ugo Fogliano -, ha chiesto invece l’obbligo di dimora con la possibilità per l’indagato di recarsi al lavoro.

V.Ca.

Si sono concluse con due arresti per estorsione, le storie a luci rosse che hanno coinvolto una donna di Biella e un uomo di Sordevolo che hanno avuto il coraggio di denunciare ai carabinieri quelli che, per un breve ma intenso periodo, erano stati molto intimi con loro per poi trasformarsi, di punto in bianco, nei loro peggiori incubi. In manette sono finiti due giovani già noti alle forze dell’ordine. Il primo abita a Vercelli, Cosimo Greco, 27 anni. Il secondo è di Cossato, Fabrizio Ceravolo, 26 anni.

Greco è stato arrestato il 2 maggio alla stazione di Vercelli dai carabinieri del reparto operativo di Biella ai quali il giorno prima si era rivolta una donna di 33 anni che abita a Biella. «Mi ha chiesto dei soldi - si è confidata la donna, spaventata ma convinta ad andare sino in fondo -. Mi ha minacciata, dicendomi che se non consegnavo i contanti avrebbe raccontato tutto a mio marito della nostra breve relazione...».

I due si erano conosciuti a giugno. Era subito scoccata la classica scintilla. Per qualche mese la relazione clandestina era proseguita. Fino a febbraio quando lei ha deciso di interrompere il rapporto. Lui non ha gradito ed è arrivato al punto di ricattare la donna. Così, sabato scorso, i carabinieri hanno preparato la trappola. Il giorno dopo, di fronte alla stazione ferroviaria di Vercelli, la donna ha consegnato all’ex amante una busta contenente 300 euro. Tutte le banconote erano state in precedenza fotocopiate. Lei si è quindi allontanata mentre lui è stato bloccato dai carabinieri in borghese che, nel frattempo, lo avevano circondato non lasciandogli alcuna possibilità di scappare.

L’arresto di Fabrizio Ceravolo, è avvenuto lunedì alle 13 davanti alla stazione San Paolo a Biella. Si è ripetuto lo stesso copione con i carabinieri che hanno ripreso tutta la scena dopo aver fotocopiato le banconote che la vittima avrebbe dovuto consegnare al ricattatore. In questo caso la richiesta di soldi è stata pesante: 3.000 euro, «altrimenti - avrebbe minacciato il giovane - racconto alla tua famiglia che abbiamo avuto una relazione sentimentale». 

Anche in questo caso, il presunto rapporto di amicizia tra il giovane e un uomo di 60 anni che abita a Sordevolo, è iniziato qualche mese fa. E, anche in questo caso, si è concluso a causa dei comportamenti del giovane che, alla fine, ha deciso di vendicarsi affidandosi al ricatto dopo essere stato piantato in asso. La vittima dell’estorsione, si è però rivolta ai carabinieri e la trappola è scattata inesorabile. Ieri il giudice si è riservato sulla convalida dell’arresto e sulla eventuale misura cautelare da adottare. Il Pubblico ministero ha chiesto i domiciliari. La difesa - rappresentata dall’avvocato Ugo Fogliano -, ha chiesto invece l’obbligo di dimora con la possibilità per l’indagato di recarsi al lavoro.

V.Ca.

 

 

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