«Se denunci ti taglio anche l’altra gamba»

«Se denunci ti taglio anche l’altra gamba»
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Si era reciso tendini e nervi di una gamba con la motosega mentre stava tagliando i rami di un albero già abbattuto. Lavorava in nero per conto di un’azienda agricola di Mongrando. Stando alle accuse, il suo datore di lavoro di fatto, prima lo aveva pregato di non denunciare l’infortunio e, in un secondo momento, gli aveva promesso che lo avrebbe poco alla volta risarcito. Ma a parte 800 euro a titolo di risarcimento e di parte del compenso per il lavoro svolto, il dipendente non aveva mai più visto un euro.

Non solo, quando l’infortunato si era in parte ripreso e si era recato dal suo ex datore di lavoro a chiedere di poter tornare, l’altro gli aveva risposto picche e lo avrebbe persino minacciato, prima con la promessa che gli avrebbe tagliato anche l’altra gamba, in seguito rincarando la dose: «Se mi denunci - avrebbe detto - ti cerco e se ti trovo per strada con il motorino ti passo sopra con il trattore o con la macchina, tanto l’assicurazione paga...».

Per le lesioni e per le minacce, il datore di lavoro, Domenico Guglielminotti Ghermot, 52 anni, di Mongrando, è stato alla fine condannato dal giudice, Vincenza Puglisi, a tre mesi e quindici giorni di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali e di costituzione di parte civile. L’imputato è stato altresì condannato  al risarcimento del danno, da liquidarsi in separato giudizio, in favore dell’ex dipendente che si è costituito parte civile con l’avvocato Giovanni Bonino, disponendo infine una provvisionale immediatamente esecutiva di 5.000 euro.

V.ca.

Si era reciso tendini e nervi di una gamba con la motosega mentre stava tagliando i rami di un albero già abbattuto. Lavorava in nero per conto di un’azienda agricola di Mongrando. Stando alle accuse, il suo datore di lavoro di fatto, prima lo aveva pregato di non denunciare l’infortunio e, in un secondo momento, gli aveva promesso che lo avrebbe poco alla volta risarcito. Ma a parte 800 euro a titolo di risarcimento e di parte del compenso per il lavoro svolto, il dipendente non aveva mai più visto un euro.

Non solo, quando l’infortunato si era in parte ripreso e si era recato dal suo ex datore di lavoro a chiedere di poter tornare, l’altro gli aveva risposto picche e lo avrebbe persino minacciato, prima con la promessa che gli avrebbe tagliato anche l’altra gamba, in seguito rincarando la dose: «Se mi denunci - avrebbe detto - ti cerco e se ti trovo per strada con il motorino ti passo sopra con il trattore o con la macchina, tanto l’assicurazione paga...».

Per le lesioni e per le minacce, il datore di lavoro, Domenico Guglielminotti Ghermot, 52 anni, di Mongrando, è stato alla fine condannato dal giudice, Vincenza Puglisi, a tre mesi e quindici giorni di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali e di costituzione di parte civile. L’imputato è stato altresì condannato  al risarcimento del danno, da liquidarsi in separato giudizio, in favore dell’ex dipendente che si è costituito parte civile con l’avvocato Giovanni Bonino, disponendo infine una provvisionale immediatamente esecutiva di 5.000 euro.

V.ca.

 

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