Gli alpini biellesi nelle zone del terremoto
Si è aperta ufficialmente ieri mattina, con l’alzabandiera, l’Adunata nazionale degli alpini, quest’anno a L’Aquila. La componente biellese è già in buon numero presente sul posto, anche se la maggioranza delle penne nere raggiungerà la città abruzzese nella giornata di oggi. In totale saranno circa un migliaio. «Quello che salta subito all’occhio - spiega il presidente della sezione di Biella, Marco Fulcheri - è l’ancora tanto lavoro da fare qui a L’Aquila dopo il terremoto di sei anni fa. Soprattutto nella zona rossa, ancora inaccessibile. Appena si alza il vento si viene investiti dalla polvere. Dopo sei anni qualche cantiere è stato aperto, ma di opere da portare a termine ce ne sono ancora molte». Dopo queste parole il tema scelto per l’adunata di quest’anno, ossia la ricostruzione, appare dunque azzeccatissimo.
Saranno come sempre tre gli striscioni che accompagneranno la sfilata della sezione di Biella. Il primo, portato dal gruppo di Verrone, è l’immancabile “Tucc Un”. Il secondo, che sarà invece sorretto dal gruppo di Occhieppo Inferiore, recita: “Non dobbiamo non possiamo non vogliamo dimenticare”. Infine il terzo, portato dal gruppo di Vergnasco-Magnonevolo, con su scritto: “Non esistono scorciatoie: senza sacrifici non c’è futuro”. Ad accompagnare la sfilata delle penne nere biellesi saranno le note delle fanfare di Pralungo e della Valle Elvo. Il cartello biella sarà portato da Corrado Barbera, del gruppo Biella Piazzo, mentre il vessillo sarà portato da Pierpaolo Pieretti del gruppo di Magnano. «La segreteria della sezione - conclude Fulcheri - è stata molto impegnata in questi giorni per definire le questioni logistiche. Non è facile raggiungere e soggiornare a L’Aquila, ma siamo certi che anche quest’anno tutto andrà per il meglio». Alla sfilata parteciperà anche Silvio Biasetti, il decano degli alpini biellesi con i suoi 102 anni.
Enzo Panelli
Si è aperta ufficialmente ieri mattina, con l’alzabandiera, l’Adunata nazionale degli alpini, quest’anno a L’Aquila. La componente biellese è già in buon numero presente sul posto, anche se la maggioranza delle penne nere raggiungerà la città abruzzese nella giornata di oggi. In totale saranno circa un migliaio. «Quello che salta subito all’occhio - spiega il presidente della sezione di Biella, Marco Fulcheri - è l’ancora tanto lavoro da fare qui a L’Aquila dopo il terremoto di sei anni fa. Soprattutto nella zona rossa, ancora inaccessibile. Appena si alza il vento si viene investiti dalla polvere. Dopo sei anni qualche cantiere è stato aperto, ma di opere da portare a termine ce ne sono ancora molte». Dopo queste parole il tema scelto per l’adunata di quest’anno, ossia la ricostruzione, appare dunque azzeccatissimo.
Saranno come sempre tre gli striscioni che accompagneranno la sfilata della sezione di Biella. Il primo, portato dal gruppo di Verrone, è l’immancabile “Tucc Un”. Il secondo, che sarà invece sorretto dal gruppo di Occhieppo Inferiore, recita: “Non dobbiamo non possiamo non vogliamo dimenticare”. Infine il terzo, portato dal gruppo di Vergnasco-Magnonevolo, con su scritto: “Non esistono scorciatoie: senza sacrifici non c’è futuro”. Ad accompagnare la sfilata delle penne nere biellesi saranno le note delle fanfare di Pralungo e della Valle Elvo. Il cartello biella sarà portato da Corrado Barbera, del gruppo Biella Piazzo, mentre il vessillo sarà portato da Pierpaolo Pieretti del gruppo di Magnano. «La segreteria della sezione - conclude Fulcheri - è stata molto impegnata in questi giorni per definire le questioni logistiche. Non è facile raggiungere e soggiornare a L’Aquila, ma siamo certi che anche quest’anno tutto andrà per il meglio». Alla sfilata parteciperà anche Silvio Biasetti, il decano degli alpini biellesi con i suoi 102 anni.
Enzo Panelli