Candelo nel tempio della biodiversità gastronomica

RHO (MI) - Tra pagode, cupole trasparenti, cattedrali in legno, palazzi moreschi, tra i colossi mondiali e paesi che non sapremmo neppure collocare sul mappamondo, spunta qualche angolo decisamente più familiare: Candelo, per una settimana, ha presentato il suo Ricetto proprio nel cuore di Expo. Siamo nello spazio di Eataly, il marchio che distribuisce nel mondo il meglio della produzione alimentare italiana: due grandi edifici, per un totale di 12.000 metri quadri, separati dai 4.000 metri quadri di verde dell’hortus. Qui sono ospitati 20 ristoranti, uno per ogni regione italiana: una delle più grandi aree ristorative mai viste, destinata a rappresentare la biodiversità gastronomica del nostro paese. E anche la “biodiversità culturale”, con la mostra Tesoro d’Italia, dove Vittorio Sgarbi ha raccolto una sintesi della vastità e varietà del nostro patrimonio artistico, che aprirà a giorni.
Ed è proprio per far conoscere al mondo il fascino dell’Italia meno conosciuta che Oscar Farinetti, patron di Eataly, ospita nel suo padiglione i Borghi più belli d’Italia: a gruppi di sei alla settimana, 180 piccoli borghi che aderiscono all’associazione saranno presenti a rotazione, in uno stand a loro dedicato. E tra di loro, la settimana scorsa, c’era appunto Candelo, che dal 2002 fa parte di questa rete e il cui sindaco, Mariella Biollino, è coordinatrice regionale dei Borghi di Piemonte e Valle d’Aosta. «E’ da tempo che lavoriamo per questo appuntamento - racconta Elisabetta Viceconte, vicepresidente della Pro Loco di Candelo - programmando nel Ricetto un calendario di eventi centrati proprio sul tema del cibo: si è appena svolto “Formaggi d’Italia”, che è stato un grande successo; poi, a giugno, i primi due fine settimana saranno dedicati al “Sapor di Medio Evo” e il 4-5 luglio avremo il Birrincontro. Tutte novità, che si affiancano ad eventi ormai sperimentati come l’ormai famoso Vinincontro, a settembre, e il Mercato dei produttori agricoli, ogni prima domenica del mese. Questi appuntamenti - che si aggiungono agli eventi culturali, come il Festival del libro per ragazzi, il 23-24 maggio - rappresentano il nostro contributo a Expo: insomma, noi il tema dell’alimentazione l’abbiamo preso sul serio, e lo abbiamo declinato a modo nostro, adattandolo alla cornice medievale del Ricetto. Per un piccolo paese come il nostro, essere presenti qui è importante, ci dà una grande visibilità, ed è anche una gratificazione, un riconoscimento per il lavoro di promozione del nostro territorio che stiamo portando avanti da anni».
E accanto allo stand tappezzato di immagini del Ricetto, dove le guide turistiche della Pro Loco distribuiscono materiale e informazioni, ecco altre due eccellenze candelesi in bella mostra: Gabba Salumi con la sua affettatrice e il microbirrificio “Un Terzo”, presenti grazie alla rete Ecce Italia, il Consorzio dei produttori dei Borghi più belli. E con le loro birre e salumi artigianali, nell’area verde di Eataly, tra le culture e le installazioni del Tesoro d’Italia, tra una farinata ligure e un piatto di pizzoccheri valtellinesi, si entra in una dimensione davvero glocal, dove il piccolo e il locale dialogano senza complessi di inferiorità con un mercato di dimensioni globali. E forse non può essere che questo, oggi, il senso e la funzione di un’esposizione universale.
Simona Perolo
RHO (MI) - Tra pagode, cupole trasparenti, cattedrali in legno, palazzi moreschi, tra i colossi mondiali e paesi che non sapremmo neppure collocare sul mappamondo, spunta qualche angolo decisamente più familiare: Candelo, per una settimana, ha presentato il suo Ricetto proprio nel cuore di Expo. Siamo nello spazio di Eataly, il marchio che distribuisce nel mondo il meglio della produzione alimentare italiana: due grandi edifici, per un totale di 12.000 metri quadri, separati dai 4.000 metri quadri di verde dell’hortus. Qui sono ospitati 20 ristoranti, uno per ogni regione italiana: una delle più grandi aree ristorative mai viste, destinata a rappresentare la biodiversità gastronomica del nostro paese. E anche la “biodiversità culturale”, con la mostra Tesoro d’Italia, dove Vittorio Sgarbi ha raccolto una sintesi della vastità e varietà del nostro patrimonio artistico, che aprirà a giorni.
Ed è proprio per far conoscere al mondo il fascino dell’Italia meno conosciuta che Oscar Farinetti, patron di Eataly, ospita nel suo padiglione i Borghi più belli d’Italia: a gruppi di sei alla settimana, 180 piccoli borghi che aderiscono all’associazione saranno presenti a rotazione, in uno stand a loro dedicato. E tra di loro, la settimana scorsa, c’era appunto Candelo, che dal 2002 fa parte di questa rete e il cui sindaco, Mariella Biollino, è coordinatrice regionale dei Borghi di Piemonte e Valle d’Aosta. «E’ da tempo che lavoriamo per questo appuntamento - racconta Elisabetta Viceconte, vicepresidente della Pro Loco di Candelo - programmando nel Ricetto un calendario di eventi centrati proprio sul tema del cibo: si è appena svolto “Formaggi d’Italia”, che è stato un grande successo; poi, a giugno, i primi due fine settimana saranno dedicati al “Sapor di Medio Evo” e il 4-5 luglio avremo il Birrincontro. Tutte novità, che si affiancano ad eventi ormai sperimentati come l’ormai famoso Vinincontro, a settembre, e il Mercato dei produttori agricoli, ogni prima domenica del mese. Questi appuntamenti - che si aggiungono agli eventi culturali, come il Festival del libro per ragazzi, il 23-24 maggio - rappresentano il nostro contributo a Expo: insomma, noi il tema dell’alimentazione l’abbiamo preso sul serio, e lo abbiamo declinato a modo nostro, adattandolo alla cornice medievale del Ricetto. Per un piccolo paese come il nostro, essere presenti qui è importante, ci dà una grande visibilità, ed è anche una gratificazione, un riconoscimento per il lavoro di promozione del nostro territorio che stiamo portando avanti da anni».
E accanto allo stand tappezzato di immagini del Ricetto, dove le guide turistiche della Pro Loco distribuiscono materiale e informazioni, ecco altre due eccellenze candelesi in bella mostra: Gabba Salumi con la sua affettatrice e il microbirrificio “Un Terzo”, presenti grazie alla rete Ecce Italia, il Consorzio dei produttori dei Borghi più belli. E con le loro birre e salumi artigianali, nell’area verde di Eataly, tra le culture e le installazioni del Tesoro d’Italia, tra una farinata ligure e un piatto di pizzoccheri valtellinesi, si entra in una dimensione davvero glocal, dove il piccolo e il locale dialogano senza complessi di inferiorità con un mercato di dimensioni globali. E forse non può essere che questo, oggi, il senso e la funzione di un’esposizione universale.
Simona Perolo