Si va a scuola a piedi: parte il Pedibus

OCCHIEPPO INFERIORE - Era uno dei punti del programma elettorale della sua lista, lo scorso anno. Ed era stato temporaneamente accantonato per dare la precedenza a un'altra priorità molto sentita dai genitori dei bambini in età scolare, il pre-scuola. Ora, a poche settimane dalla fine delle lezioni, il sindaco Monica Mosca, con la sua giunta, può riprendere in mano il progetto. Ed ecco che, a breve, anche Occhieppo Inferiore avrà il suo Pedibus.
L'iniziativa partirà, in via sperimentale, il prossimo 3 giugno e durerà solo pochi giorni, fino al suono dell'ultima campanella. «Ma sarà un tempo sufficiente - ha spiegato il consigliere comunale con delega alla Cultura, Giulio Pavignano, giovedì scorso, illustrando il progetto nella sede della scuola primaria - per testare questo modello, valutare la situazione e, nel caso, apportare gli opportuni miglioramenti».
Sarà la palestra il punto di raccolta del Pedibus. Lì i genitori dovranno portare i loro figli dalle 7.30 alle 8, perché sarà lì che si farà il pre-scuola. Tra le 8.05 e le 8.10 i volontari usciranno con i bambini dalla porta posteriore della palestra, cioè dall'ingresso per il pubblico, e, passando attraverso il parcheggio, arriveranno alla rotonda del parco giochi, che sarà stata preventivamente chiusa da un vigile per garantire un sicuro attraversamento. E proseguiranno, quindi, fino a scuola. Un percorso che, complessivamente, coprirà una distanza di circa 80 metri. «Il pre-scuola - ha precisato Pavignano - funzionerà allo stesso modo, con la differenza che si farà in palestra e non più a scuola». Niente palestra e niente pre-scuola, invece, per quei bambini che arriveranno dalle 8 in avanti: «Per loro, di fatto, non cambierà nulla, in quanto dovranno essere accompagnati direttamente a scuola, proprio come avviene oggi», ha ulteriormente precisato il consigliere.
Non tutti i genitori presenti hanno accolto favorevolmente la novità. Alcune mamme, in particolare, hanno evidenziato che, trovandosi in palestra, i bambini sarebbero invogliati a scatenarsi, sudando, salvo poi uscire in strada per andare a scuola, magari senza nemmeno infilarsi il giubbotto. Significativo, da questo punto di vista, l'intervento dei due ospiti dell'incontro: Giuseppe Graziola (specialista in medicina dello sport dell'Asl Bi) ha sottolineato quanto uno strumento come il Pedibus contribuisca ad aumentare l'attività fisica dei bambini che, purtroppo, stanno diventando sempre più sedentari, con grave rischio per la loro salute; Donatella Savio (ricercatrice dell'Università di Pavia e specializzata in pedagogia) ha fatto notare come proprio un'esperienza di questo tipo possa stimolare i bambini ad essere più autonomi, pur in un contesto protetto (i volontari che li accompagnano, i vigili che li aiutano ad attraversare la strada). Mentre il sindaco, in conclusione, ha ribadito che «questa è solo una sperimentazione. Se l'esito sarà positivo, dal prossimo anno scolastico il Pedibus prenderà il via in modo più articolato. L'importante, però, è cominciare, per capire, insieme, ciò che funziona e ciò che, invece, può essere migliorato».
Lara Bertolazzi
OCCHIEPPO INFERIORE - Era uno dei punti del programma elettorale della sua lista, lo scorso anno. Ed era stato temporaneamente accantonato per dare la precedenza a un'altra priorità molto sentita dai genitori dei bambini in età scolare, il pre-scuola. Ora, a poche settimane dalla fine delle lezioni, il sindaco Monica Mosca, con la sua giunta, può riprendere in mano il progetto. Ed ecco che, a breve, anche Occhieppo Inferiore avrà il suo Pedibus.
L'iniziativa partirà, in via sperimentale, il prossimo 3 giugno e durerà solo pochi giorni, fino al suono dell'ultima campanella. «Ma sarà un tempo sufficiente - ha spiegato il consigliere comunale con delega alla Cultura, Giulio Pavignano, giovedì scorso, illustrando il progetto nella sede della scuola primaria - per testare questo modello, valutare la situazione e, nel caso, apportare gli opportuni miglioramenti».
Sarà la palestra il punto di raccolta del Pedibus. Lì i genitori dovranno portare i loro figli dalle 7.30 alle 8, perché sarà lì che si farà il pre-scuola. Tra le 8.05 e le 8.10 i volontari usciranno con i bambini dalla porta posteriore della palestra, cioè dall'ingresso per il pubblico, e, passando attraverso il parcheggio, arriveranno alla rotonda del parco giochi, che sarà stata preventivamente chiusa da un vigile per garantire un sicuro attraversamento. E proseguiranno, quindi, fino a scuola. Un percorso che, complessivamente, coprirà una distanza di circa 80 metri. «Il pre-scuola - ha precisato Pavignano - funzionerà allo stesso modo, con la differenza che si farà in palestra e non più a scuola». Niente palestra e niente pre-scuola, invece, per quei bambini che arriveranno dalle 8 in avanti: «Per loro, di fatto, non cambierà nulla, in quanto dovranno essere accompagnati direttamente a scuola, proprio come avviene oggi», ha ulteriormente precisato il consigliere.
Non tutti i genitori presenti hanno accolto favorevolmente la novità. Alcune mamme, in particolare, hanno evidenziato che, trovandosi in palestra, i bambini sarebbero invogliati a scatenarsi, sudando, salvo poi uscire in strada per andare a scuola, magari senza nemmeno infilarsi il giubbotto. Significativo, da questo punto di vista, l'intervento dei due ospiti dell'incontro: Giuseppe Graziola (specialista in medicina dello sport dell'Asl Bi) ha sottolineato quanto uno strumento come il Pedibus contribuisca ad aumentare l'attività fisica dei bambini che, purtroppo, stanno diventando sempre più sedentari, con grave rischio per la loro salute; Donatella Savio (ricercatrice dell'Università di Pavia e specializzata in pedagogia) ha fatto notare come proprio un'esperienza di questo tipo possa stimolare i bambini ad essere più autonomi, pur in un contesto protetto (i volontari che li accompagnano, i vigili che li aiutano ad attraversare la strada). Mentre il sindaco, in conclusione, ha ribadito che «questa è solo una sperimentazione. Se l'esito sarà positivo, dal prossimo anno scolastico il Pedibus prenderà il via in modo più articolato. L'importante, però, è cominciare, per capire, insieme, ciò che funziona e ciò che, invece, può essere migliorato».
Lara Bertolazzi