Migranti, “cacciati” i tre maliani
Nella giornata di giovedì la Prefettura ha fatto allontanare dalla struttura di Villa Ottino a Occhieppo Superiore, dov’erano ospitati, due dei tre profughi maliani che nelle scorse settimane avevano ricevuto il foglio di via (il terzo, invece, si era allontanato autonomamente nei giorni scorsi, senza attendere l’arrivo delle forze dell’ordine), dopo che era stato respinto anche l’ultimo ricorso contro la decisione della commissione che non aveva concesso loro il permesso di soggiorno. Scendono così a 33 gli immigrati attualmente presenti nella struttura, anche se, a breve, altri due arriveranno ad occupare i posti che si sono liberati.
Per quanto riguarda il sito di Biella Chiavazza, in via Coda, dove prima c’era la scuola elementare del quartiere, è provvisorio. I migranti, una trentina, che sono ospitati nello stabile, potranno rimanerci fino a luglio e, se non verrà trovata una nuova soluzione in tempo, al massimo sino al mese di settembre. Il viceprefetto vicario, Patrizia Bianchetto, lo ha spiegato chiaramente agli abitanti di Chiavazza che mercoledì sera hanno partecipato alla riunione sul tema nel teatro parrocchiale di via Firenze. Entro settembre verrà definito il nuovo bando per l’accoglienza e la Prefettura spera che si possano aprire nuove strade per dare una sistemazione ai migranti assegnati al Biellese. Durante la serata il sindaco di Biella, Marco Cavicchioli ha ribadito la proposta di utilizzare l’ex ospedale per l’accoglienza dei migranti.
Martedì il tema accoglienza sarà trattato a Cossato: alle 21, a Castellengo, nella chiesa parrocchiale di San Pietro, ci sarà un atteso incontro con le Parrocchie e la popolazione su come accogliere gli immigrati a Cascina Aurora.
Leggi di più sull’Eco di Biella di sabato 6 giugno 2015
Nella giornata di giovedì la Prefettura ha fatto allontanare dalla struttura di Villa Ottino a Occhieppo Superiore, dov’erano ospitati, due dei tre profughi maliani che nelle scorse settimane avevano ricevuto il foglio di via (il terzo, invece, si era allontanato autonomamente nei giorni scorsi, senza attendere l’arrivo delle forze dell’ordine), dopo che era stato respinto anche l’ultimo ricorso contro la decisione della commissione che non aveva concesso loro il permesso di soggiorno. Scendono così a 33 gli immigrati attualmente presenti nella struttura, anche se, a breve, altri due arriveranno ad occupare i posti che si sono liberati.
Per quanto riguarda il sito di Biella Chiavazza, in via Coda, dove prima c’era la scuola elementare del quartiere, è provvisorio. I migranti, una trentina, che sono ospitati nello stabile, potranno rimanerci fino a luglio e, se non verrà trovata una nuova soluzione in tempo, al massimo sino al mese di settembre. Il viceprefetto vicario, Patrizia Bianchetto, lo ha spiegato chiaramente agli abitanti di Chiavazza che mercoledì sera hanno partecipato alla riunione sul tema nel teatro parrocchiale di via Firenze. Entro settembre verrà definito il nuovo bando per l’accoglienza e la Prefettura spera che si possano aprire nuove strade per dare una sistemazione ai migranti assegnati al Biellese. Durante la serata il sindaco di Biella, Marco Cavicchioli ha ribadito la proposta di utilizzare l’ex ospedale per l’accoglienza dei migranti.
Martedì il tema accoglienza sarà trattato a Cossato: alle 21, a Castellengo, nella chiesa parrocchiale di San Pietro, ci sarà un atteso incontro con le Parrocchie e la popolazione su come accogliere gli immigrati a Cascina Aurora.
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