In centinaia per il Papa
In centinaia dal Biellese a Torino per Papa Francesco. Tra chi è partito già sabato pomeriggio e chi, invece, ha scelto la levataccia ieri mattina per raggiungere piazza Vittorio e guadagnarsi un posto in prima fila per vedere passare il Pontefice e per seguire la messa. Tra i tanti biellesi che, con mezzi propri o autobus messi a disposizione dalle agenzie turistiche, erano all’appuntamento torinese, il primo viaggio nel suo Piemonte di Papa Francesco, anche la senatrice Nicoletta Favero e il consigliere regionale Vittorio Barazzotto, in prima fila durante la celebrazione eucaristica.
Papa Francesco nella sua omelia ha citato anche una poesia in Piemontese di Nino Costa, dal titolo “Rassa nostrana”, che gli aveva insegnato la nonna Rosa in dialetto. Poi alcuni richiami su temi di attualità. Il Pontefice ha espresso «la mia vicinanza ai giovani disoccupati, alle persone in cassa-integrazione o precarie; ma anche agli imprenditori, agli artigiani e a tutti i lavoratori dei vari settori, soprattutto a quelli che fanno più fatica ad andare avanti. Il lavoro non è necessario solo per l'economia, ma per la persona umana, per la sua dignità, per la sua cittadinanza e per l'inclusione sociale». E poi sui migranti ha invitato tutti a non chiudersi in una società che esclude. La visita del Pontefice a Torino proseguirà anche nella giornata odierna.
Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 22 giugno 2015
In centinaia dal Biellese a Torino per Papa Francesco. Tra chi è partito già sabato pomeriggio e chi, invece, ha scelto la levataccia ieri mattina per raggiungere piazza Vittorio e guadagnarsi un posto in prima fila per vedere passare il Pontefice e per seguire la messa. Tra i tanti biellesi che, con mezzi propri o autobus messi a disposizione dalle agenzie turistiche, erano all’appuntamento torinese, il primo viaggio nel suo Piemonte di Papa Francesco, anche la senatrice Nicoletta Favero e il consigliere regionale Vittorio Barazzotto, in prima fila durante la celebrazione eucaristica.
Papa Francesco nella sua omelia ha citato anche una poesia in Piemontese di Nino Costa, dal titolo “Rassa nostrana”, che gli aveva insegnato la nonna Rosa in dialetto. Poi alcuni richiami su temi di attualità. Il Pontefice ha espresso «la mia vicinanza ai giovani disoccupati, alle persone in cassa-integrazione o precarie; ma anche agli imprenditori, agli artigiani e a tutti i lavoratori dei vari settori, soprattutto a quelli che fanno più fatica ad andare avanti. Il lavoro non è necessario solo per l'economia, ma per la persona umana, per la sua dignità, per la sua cittadinanza e per l'inclusione sociale». E poi sui migranti ha invitato tutti a non chiudersi in una società che esclude. La visita del Pontefice a Torino proseguirà anche nella giornata odierna.
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