Monoblocco? Rivedere il Piano regolatore
BIELLA - Non c’è convegno o riunione legata al futuro della città che non tratti l’argomento. Perché il futuro del monoblocco è il tema portante del rilancio del centro cittadino e dell’economia di Biella. Ne sono ben consci anche i membri del Circolo Pd cittadino che nelle settimane scorse hanno provato a dare un contributo su cosa fare della struttura e dell’area. Attraverso una serie di incontri mirati e gruppi di lavoro che hanno preso in esame anche le proposte ricevuto dal concorso d’idee voluto dalla precedente amministrazione comunale. E ora, il Circolo Pd, tira le fila.
BIELLA - Non c’è convegno o riunione legata al futuro della città che non tratti l’argomento. Perché il futuro del monoblocco è il tema portante del rilancio del centro cittadino e dell’economia di Biella. Ne sono ben consci anche i membri del Circolo Pd cittadino che nelle settimane scorse hanno provato a dare un contributo su cosa fare della struttura e dell’area. Attraverso una serie di incontri mirati e gruppi di lavoro che hanno preso in esame anche le proposte ricevuto dal concorso d’idee voluto dalla precedente amministrazione comunale. E ora, il Circolo Pd, tira le fila.
«La riqualificazione urbanistica del territorio è un processo da rinnovare continuamente dove la regia pubblica è un dato centrale - si legge -. Ad oggi non sono emerse intenzionalità dell’amministrazione comunale ed una programmazione operativa per l’avvio di questo percorso rispetto all’area ex-ospedale: il “luogo” dove elaborare in maniera partecipata, aperta, sostenibile le strategie non c’e’. Una ulteriore criticità di fondo è data dall’asimmetria tra proprietà dell’area e destinazioni future. L’ente proprietario (Asl-Regione) pone la valorizzazione del bene (vendita) come unico obiettivo, da realizzare con un percorso annunciato di asta pubblica a lotti curata dal Demanio entro la fine dell’anno e da un eventuale coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti per subentri futuri nella proprietà: tutto ciò non ha oggi alcuna relazione con i ragionamenti sulla riqualificazione dell’area e sulle destinazioni future che la città può avviare. E’ necessario raccordare i livelli e solo un intervento pubblico può farlo».
Che fare? «Il Piano regolatore vigente - secondo il Circolo Pd - deve essere aggiornato rispetto ai nuovi bisogni della città e al suo sviluppo in modo partecipato, con un monitoraggio delle proprietà e un ruolo centrale della pubblica amministrazione, con la valorizzazione delle istanze organizzate, e non, nel tessuto urbano. Serve inoltre un coraggio nuovo, che vada oltre ai concorsi d’idee in cui tutto venga demandato a tecnici. La politica deve fare da cabina di regia».
Enzo Panelli