Cento tonnellate di pellet contaminato

Cento tonnellate di pellet contaminato
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BIELLA - Veniva venduto come “pellet di legno vergine di faggio”, ma dai controlli è emerso che il prodotto era contaminato da considerevoli quantità di metalli pesanti. Si sospetta che il legno fosse miscelato con rifiuti di vario genere, solido urbano e industriale. Ecco forse spiegato il motivo per il quale i trucioli di un determinato lotto presentava evidenti colorazioni anomale, blu, rosse, verdi. Le analisi hanno permesso di stabilire che tali colorazioni erano causate da una contaminazione del materiale legnoso utilizzato. Così, nei giorni scorsi, il personale del Corpo forestale di Biella ha sequestrato 100 tonnellate di questo pellet contaminato in un punto vendita della provincia che - è bene precisarlo - non risulta sotto inchiesta bensì è stato identificato come parte lesa. L’attività investigativa è scattata un anno fa a seguito delle segnalazioni di cittadini che denunciavano il danneggiamento delle proprie stufe dopo aver utilizzato una partita di pellet. Alcune di queste persone avevano anche accusato leggeri malori a testimonianza dall’alta nocività di quanto messo in commercio. 

V.Ca.

Leggi di più sull’Eco di Biella di giovedì 25 giugno 2015

BIELLA - Veniva venduto come “pellet di legno vergine di faggio”, ma dai controlli è emerso che il prodotto era contaminato da considerevoli quantità di metalli pesanti. Si sospetta che il legno fosse miscelato con rifiuti di vario genere, solido urbano e industriale. Ecco forse spiegato il motivo per il quale i trucioli di un determinato lotto presentava evidenti colorazioni anomale, blu, rosse, verdi. Le analisi hanno permesso di stabilire che tali colorazioni erano causate da una contaminazione del materiale legnoso utilizzato. Così, nei giorni scorsi, il personale del Corpo forestale di Biella ha sequestrato 100 tonnellate di questo pellet contaminato in un punto vendita della provincia che - è bene precisarlo - non risulta sotto inchiesta bensì è stato identificato come parte lesa. L’attività investigativa è scattata un anno fa a seguito delle segnalazioni di cittadini che denunciavano il danneggiamento delle proprie stufe dopo aver utilizzato una partita di pellet. Alcune di queste persone avevano anche accusato leggeri malori a testimonianza dall’alta nocività di quanto messo in commercio. 

V.Ca.

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