Vandalismi ai Giardini Zumaglini

Vandalismi ai Giardini Zumaglini
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BIELLA - Una settimana appena, dalla loro inaugurazione ufficiale. E due delle targhette della cartellonistica esplicativa, posata sabato scorso tra le aiuole e sotto le piante dei Giardini Zumaglini, sono già state imbrattate. I vandali si sono accaniti contro le descrizioni botaniche dettagliate dell’abete dell’Asia centrale e del cedro dell’Himalaya, ricoprendole di scarabocchi, compresa un’espressione oscena, e cercando di dissotterrare il loro supporto in acciaio.
Le immagini delle targhette ricoperte da scritte di pennarello nero sono state diffuse e hanno già sollevato dibattito su Facebook. Certo non sorpresa, come hanno commentato in molti: «Si sapeva che sarebbe successo. Purtroppo, l’inciviltà, ormai, la fa da padrone», scrive qualcuno. E ancora: «Si poteva immaginare. Fino a che non si diventerà un po' più severi con chi rovina le cose altrui. Non basta dirgli cattivo non farlo più».
Il percorso guidato, volto alla riscoperta del parco del centro città, è stata da poco inaugurato alla presenza dei fautori dell’iniziativa (nella foto un momento dell'inaugurazione). Per il Comune di Biella, l’assessore Valeria Varnero, con l’architetto Raffaella Penna e l’agronomo Andrea Polidori, e per il Rotary Club cittadino il presidente Renato Bertone, con Silvio Novaretti, Dina Novaretti che ha realizzato la grafica, Mario Ploner e Marco Lanza, occupatisi della realizzazione del supporto in acciaio inox e della posa delle targhette disseminate nel verde e dei cartelli riassuntivi d’accesso ai Giardini. Per la nomenclatura delle specie, sono stati poi interpellati i professori Elena Accati e Cesare Molinari. 
Insomma, un lavoro collettivo - impreziosito dalla possibilità di usufruire della ricerca fatta attraverso Qr Code, leggibile da qualsiasi smartphone - che l’assessore Valeria Varnero, alla presentazione pubblica, aveva descritto anche come «spunto educativo», perché «abbiamo un patrimonio da conservare». Vandali permettendo.

Giovanna Boglietti

BIELLA - Una settimana appena, dalla loro inaugurazione ufficiale. E due delle targhette della cartellonistica esplicativa, posata sabato scorso tra le aiuole e sotto le piante dei Giardini Zumaglini, sono già state imbrattate. I vandali si sono accaniti contro le descrizioni botaniche dettagliate dell’abete dell’Asia centrale e del cedro dell’Himalaya, ricoprendole di scarabocchi, compresa un’espressione oscena, e cercando di dissotterrare il loro supporto in acciaio.
Le immagini delle targhette ricoperte da scritte di pennarello nero sono state diffuse e hanno già sollevato dibattito su Facebook. Certo non sorpresa, come hanno commentato in molti: «Si sapeva che sarebbe successo. Purtroppo, l’inciviltà, ormai, la fa da padrone», scrive qualcuno. E ancora: «Si poteva immaginare. Fino a che non si diventerà un po' più severi con chi rovina le cose altrui. Non basta dirgli cattivo non farlo più».
Il percorso guidato, volto alla riscoperta del parco del centro città, è stata da poco inaugurato alla presenza dei fautori dell’iniziativa (nella foto un momento dell'inaugurazione). Per il Comune di Biella, l’assessore Valeria Varnero, con l’architetto Raffaella Penna e l’agronomo Andrea Polidori, e per il Rotary Club cittadino il presidente Renato Bertone, con Silvio Novaretti, Dina Novaretti che ha realizzato la grafica, Mario Ploner e Marco Lanza, occupatisi della realizzazione del supporto in acciaio inox e della posa delle targhette disseminate nel verde e dei cartelli riassuntivi d’accesso ai Giardini. Per la nomenclatura delle specie, sono stati poi interpellati i professori Elena Accati e Cesare Molinari. 
Insomma, un lavoro collettivo - impreziosito dalla possibilità di usufruire della ricerca fatta attraverso Qr Code, leggibile da qualsiasi smartphone - che l’assessore Valeria Varnero, alla presentazione pubblica, aveva descritto anche come «spunto educativo», perché «abbiamo un patrimonio da conservare». Vandali permettendo.

Giovanna Boglietti

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