Collegi elettorali, Biella con Vercelli e Ivrea
Con il cambio di legge elettorale, che comunque non entrerà in vigore fino a luglio 2016, data entro la quale dovrebbe completarsi anche la riforma del Senato, vengono introdotte importanti novità per l’elezione dei deputati alla Camera. Biella finisce insieme a Vercelli e a Ivrea, nel Piemonte 2, in uno degli otto collegi in cui è stato diviso il Piemonte. E’ questa la ridefinizione decisa dal Governo dopo l’entrata in vigore del nuovo sistema elettorale. Per quanto riguarda le liste, non saranno più bloccate, fatto salvo il capolista che, in caso di vittoria verrebbe immediatamente eletto. Ogni lista potrà contare su sei-sette nomi che si giocheranno l’elezione sulle preferenze. Dovrà essere garantita la rappresentanza di genere. L’elettore potrà esprimere due preferenze, a patto che siano di genere differente, pena l’annullamento del secondo nome indicato. Il premio di maggioranza scatterà al raggiungimento del 40 per cento dei consensi a livello nazionale. Se nessuno farà segnare questo risultato si ricorrerà al secondo turno per assegnarlo. Lo sbarramento per entrare alla Camera è stato fissato al 3 per cento.
Secondo la nuova divisione, i collegi saranno così divisi: Novara-Verbania, Biella-Vercelli-Ivrea, Alessandria-Asti, Cuneo e quattro nel Torinese, naturalmente con l’esclusione di Ivrea. Una modifica comunicata dal deputato di Lega Nord Roberto Simonetti nella giornata di ieri e che avrà importanti novità sul fronte della composizione delle liste elettorali per la Camera. Il tutto, però, dopo il luglio del 2016 quando l’Italicum arriverà alla fine del suo iter approvativo in Parlamento.
Enzo Panelli
Con il cambio di legge elettorale, che comunque non entrerà in vigore fino a luglio 2016, data entro la quale dovrebbe completarsi anche la riforma del Senato, vengono introdotte importanti novità per l’elezione dei deputati alla Camera. Biella finisce insieme a Vercelli e a Ivrea, nel Piemonte 2, in uno degli otto collegi in cui è stato diviso il Piemonte. E’ questa la ridefinizione decisa dal Governo dopo l’entrata in vigore del nuovo sistema elettorale. Per quanto riguarda le liste, non saranno più bloccate, fatto salvo il capolista che, in caso di vittoria verrebbe immediatamente eletto. Ogni lista potrà contare su sei-sette nomi che si giocheranno l’elezione sulle preferenze. Dovrà essere garantita la rappresentanza di genere. L’elettore potrà esprimere due preferenze, a patto che siano di genere differente, pena l’annullamento del secondo nome indicato. Il premio di maggioranza scatterà al raggiungimento del 40 per cento dei consensi a livello nazionale. Se nessuno farà segnare questo risultato si ricorrerà al secondo turno per assegnarlo. Lo sbarramento per entrare alla Camera è stato fissato al 3 per cento.
Secondo la nuova divisione, i collegi saranno così divisi: Novara-Verbania, Biella-Vercelli-Ivrea, Alessandria-Asti, Cuneo e quattro nel Torinese, naturalmente con l’esclusione di Ivrea. Una modifica comunicata dal deputato di Lega Nord Roberto Simonetti nella giornata di ieri e che avrà importanti novità sul fronte della composizione delle liste elettorali per la Camera. Il tutto, però, dopo il luglio del 2016 quando l’Italicum arriverà alla fine del suo iter approvativo in Parlamento.
Enzo Panelli