Comune e Caritas, accordo per il condominio solidale
BIELLA - Un condominio solidale, curato dalla Caritas biellese, in sei alloggi di proprietà del Comune in costa del Vernato 56: è il succo dell'accordo che lunedì è stato esaminato dalla giunta per un passaggio tecnico importante, quello della richiesta di svincolo dei sei immobili interessati dal progetto dalle assegnazioni di edilizia sociale. Presentando questa domanda alla Regione, si potrà dare il via alla convenzione tra amministrazione e Caritas: la prima concederà alla seconda in comodato gratuito gli appartamenti, la seconda si impegna a compiere a sue spese i lavori di restauro e a dare atto al progetto nei termini prestabiliti, ovvero creare uno spazio di prima accoglienza per famiglie in emergenza abitativa che si trovano, o rischiano di precipitare, in condizione di marginalità sociale, con, all'interno del nucleo, persone in situazione di svantaggio, inserite in percorsi di autonomia (per esempio ex detenuti, senza dimora, persone con problemi psichiatrici, in terapia di recupero da dipendenze, rifugiati, malati di Aids, ragazze madri, persone vittime di violenza).
L'accordo, redatto dall'assessore al patrimonio Giorgio Gaido e dall'assessore ai servizi sociali Francesca Salivotti, riguarda un immobile in questo momento inutilizzato, proprio perché sarebbero necessari nuovi lavori per garantirne l'agibilità. L'intervento, a carico della Caritas, prevede la rimessa a nuovo dei sei appartamenti, in grado di accogliere da un minimo di tre a un massimo di sette persone ciascuno. Al termine dei lavori, il condominio solidale funzionerà attraverso lo svolgimento di azioni di accompagnamento sociale attraverso la presenza di operatori dedicati.
BIELLA - Un condominio solidale, curato dalla Caritas biellese, in sei alloggi di proprietà del Comune in costa del Vernato 56: è il succo dell'accordo che lunedì è stato esaminato dalla giunta per un passaggio tecnico importante, quello della richiesta di svincolo dei sei immobili interessati dal progetto dalle assegnazioni di edilizia sociale. Presentando questa domanda alla Regione, si potrà dare il via alla convenzione tra amministrazione e Caritas: la prima concederà alla seconda in comodato gratuito gli appartamenti, la seconda si impegna a compiere a sue spese i lavori di restauro e a dare atto al progetto nei termini prestabiliti, ovvero creare uno spazio di prima accoglienza per famiglie in emergenza abitativa che si trovano, o rischiano di precipitare, in condizione di marginalità sociale, con, all'interno del nucleo, persone in situazione di svantaggio, inserite in percorsi di autonomia (per esempio ex detenuti, senza dimora, persone con problemi psichiatrici, in terapia di recupero da dipendenze, rifugiati, malati di Aids, ragazze madri, persone vittime di violenza).
L'accordo, redatto dall'assessore al patrimonio Giorgio Gaido e dall'assessore ai servizi sociali Francesca Salivotti, riguarda un immobile in questo momento inutilizzato, proprio perché sarebbero necessari nuovi lavori per garantirne l'agibilità. L'intervento, a carico della Caritas, prevede la rimessa a nuovo dei sei appartamenti, in grado di accogliere da un minimo di tre a un massimo di sette persone ciascuno. Al termine dei lavori, il condominio solidale funzionerà attraverso lo svolgimento di azioni di accompagnamento sociale attraverso la presenza di operatori dedicati.