Ricercato si nasconde sotto il materasso

Ricercato si nasconde sotto il materasso
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Ha provato a riciclare un vecchio trucco da “nascondino” che tutti hanno giocato da bambini, anche di fronte ai carabinieri. Ma ovviamente non ha funzionato. All’alba di lunedì, i carabinieri del comando di Desio, hanno bussato alla porta dell’appartamento di un uomo di 45 anni di cui sono state fornite le solo generalità C.S., disoccupato, con precedenti alle spalle, per notificargli un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Biella. La porta è stata però aperta dalla moglie che ha fatto accomodare i militari e ha ascoltato le ragioni per le quali si trovassero da quelle parti. «Mio marito non c’è, è partito per un breve viaggio all’estero», ha quindi spiegato la donna ai carabinieri. Che non le hanno però creduto e hanno voluto accertarsi con un’ispezione dell’appartamento che il ricercato non si trovasse veramente in casa. Non è stato alla fine difficile stanare l’uomo che si era rifugiato, credendo di scampare all’arresto, sotto un vecchio e polveroso materasso custodito in soffitta. Un carabiniere ha notato un particolare rigonfiamento del materasso, lo ha sollevato con un piede ed ecco che è spuntato il ricercato. Nei suoi confronti è quindi scattato l’arresto. Giusto il tempo per l’uomo di prepararsi una borsa e poi è stato portato in carcere a Monza. Deve scontare una pena residua a dieci mesi di reclusione per una condanna passata in giudicato per il reato di falsità materiale commessa da privato.

V.Ca.

Ha provato a riciclare un vecchio trucco da “nascondino” che tutti hanno giocato da bambini, anche di fronte ai carabinieri. Ma ovviamente non ha funzionato. All’alba di lunedì, i carabinieri del comando di Desio, hanno bussato alla porta dell’appartamento di un uomo di 45 anni di cui sono state fornite le solo generalità C.S., disoccupato, con precedenti alle spalle, per notificargli un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Biella. La porta è stata però aperta dalla moglie che ha fatto accomodare i militari e ha ascoltato le ragioni per le quali si trovassero da quelle parti. «Mio marito non c’è, è partito per un breve viaggio all’estero», ha quindi spiegato la donna ai carabinieri. Che non le hanno però creduto e hanno voluto accertarsi con un’ispezione dell’appartamento che il ricercato non si trovasse veramente in casa. Non è stato alla fine difficile stanare l’uomo che si era rifugiato, credendo di scampare all’arresto, sotto un vecchio e polveroso materasso custodito in soffitta. Un carabiniere ha notato un particolare rigonfiamento del materasso, lo ha sollevato con un piede ed ecco che è spuntato il ricercato. Nei suoi confronti è quindi scattato l’arresto. Giusto il tempo per l’uomo di prepararsi una borsa e poi è stato portato in carcere a Monza. Deve scontare una pena residua a dieci mesi di reclusione per una condanna passata in giudicato per il reato di falsità materiale commessa da privato.

V.Ca.

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