Valsessera, all’Anteo la casa di riposo di Coggiola

COGGIOLA - L’annosa questione della gestione della casa di riposo, della quale pareva non interessasse nulla a nessuno vista la totale assenza di adesioni al bando che era stato pubblicato lo scorso anno, è stata finalmente risolta. Al secondo tentativo, riformulato sulla base di un’approfondita analisi di mercato, il Comune ha infatti individuato il soggetto che in futuro si occuperà della struttura, raccogliendo il testimone dal Comune: la cooperativa sociale Anteo.
La casa di riposo di Coggiola ha sede nell’antica dimora della famiglia di industriali Fila, passata poi nelle mani del Comune verso gli anni Settanta con un’acquisizione finalizzata a farne una sede proprio per servizi di stampo sociale. Nonostante si tratti di un edificio vincolato dalla Soprintendenza per i Beni architettonici, la struttura ha ora bisogno di un massiccio intervento di sistemazione strutturale, al fine di adeguarlo alle norme di legge. Un’esigenza ormai improrogabile, cui il nuovo gestore dovrà adempiere nell’ambito dei doveri previsti dal bando di assegnazione.
In sostanza, la residenza per anziani dovrà subire un intervento edilizio del valore di circa 2,5 milioni di euro, che tra l’altro renderà la struttura adeguata anche ad ospitare pazienti non autosufficienti (cosa oggi non possibile) e che metterà in pace i cuori degli amministratori almeno per i prossimi 30 anni. Il Comune si è detto disposto a cofinanziare le opere per una somma di 675mila euro: «Lo facciamo per garantire il mantenimento del servizio», spiegava tempo fa il primo cittadino Gianluca Foglia Barbisin, chiarendo poi che comunque la proprietà della struttura resterà ovviamente del Comune. A coprire il resto della somma dovrà invece pensare la cooperativa Anteo, la quale dovrà non solo completare i lavori, ma anche farsi carico della gestione, subentrando quindi alla cooperativa Polima, attiva oggi. Avendo reperito il partner privato, i lavori potrebbero prendere il via entro il 2017, prevedendo anche una sistemazione provvisoria per la quindicina di ospiti oggi residenti nella struttura.
Veronica Balocco
COGGIOLA - L’annosa questione della gestione della casa di riposo, della quale pareva non interessasse nulla a nessuno vista la totale assenza di adesioni al bando che era stato pubblicato lo scorso anno, è stata finalmente risolta. Al secondo tentativo, riformulato sulla base di un’approfondita analisi di mercato, il Comune ha infatti individuato il soggetto che in futuro si occuperà della struttura, raccogliendo il testimone dal Comune: la cooperativa sociale Anteo.
La casa di riposo di Coggiola ha sede nell’antica dimora della famiglia di industriali Fila, passata poi nelle mani del Comune verso gli anni Settanta con un’acquisizione finalizzata a farne una sede proprio per servizi di stampo sociale. Nonostante si tratti di un edificio vincolato dalla Soprintendenza per i Beni architettonici, la struttura ha ora bisogno di un massiccio intervento di sistemazione strutturale, al fine di adeguarlo alle norme di legge. Un’esigenza ormai improrogabile, cui il nuovo gestore dovrà adempiere nell’ambito dei doveri previsti dal bando di assegnazione.
In sostanza, la residenza per anziani dovrà subire un intervento edilizio del valore di circa 2,5 milioni di euro, che tra l’altro renderà la struttura adeguata anche ad ospitare pazienti non autosufficienti (cosa oggi non possibile) e che metterà in pace i cuori degli amministratori almeno per i prossimi 30 anni. Il Comune si è detto disposto a cofinanziare le opere per una somma di 675mila euro: «Lo facciamo per garantire il mantenimento del servizio», spiegava tempo fa il primo cittadino Gianluca Foglia Barbisin, chiarendo poi che comunque la proprietà della struttura resterà ovviamente del Comune. A coprire il resto della somma dovrà invece pensare la cooperativa Anteo, la quale dovrà non solo completare i lavori, ma anche farsi carico della gestione, subentrando quindi alla cooperativa Polima, attiva oggi. Avendo reperito il partner privato, i lavori potrebbero prendere il via entro il 2017, prevedendo anche una sistemazione provvisoria per la quindicina di ospiti oggi residenti nella struttura.
Veronica Balocco