Azzannata dai cani della Burcina

Azzannata dai cani della Burcina
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Si torna a parlare dei cani della Burcina dopo le tante aggressioni a passanti avvenute nell’arco dell’ultimo anno, i vari tentativi dell’ente parco di porre rimedio al problema, le catture di alcuni esemplari, la ritorsione con le gabbie-trappola trovate rovesciate e le lettere scritte direttamente a Prefettura e sindaci di Pollone e Biella, gli enti che per legge hanno competenza in merito, ma che, finora, almeno ufficialmente, non avrebbero mosso un dito.
Aggredita. Tre cani dello stesso branco di sempre hanno aggredito una signora che l’altra sera alle 20 stava camminando lungo via Burcina, a Pollone, già nel territorio del parco, simbolo di pace, fresco e tranquillità, tanto amato dai biellesi. Quando i cani hanno cominciato ad avvicinarsi con fare minaccioso e aggressivo, la donna, spaventata, se l’è data a gambe levate. «Ce l’ho messa tutta, ho messo le ali ai piedi - ha poi raccontato ai carabinieri - ma non è bastato perché uno di quei cani è riuscita ad azzannarmi a una scarpa, da dietro. Per il classico soffio i denti non si sono conficcati nella caviglia...».
L’allarme. La stessa signora aggredita ha chiesto aiuto ai carabinieri. E’ stata inviata la pattuglia del comando di Mongrando. I cani sono stati rintracciati, erano nel cortile della cascina dove vivono. Apparivano tranquilli. In casa non c’era nessuno.
I precedenti. In altre due occasioni, per le persone aggredite non era finita così bene. Nel primo caso un uomo era stato azzannato a gambe e braccia quando aveva provato a difendersi. In un’altra occasione era stata morsicata ad un piede una neolaureata di 25 anni che abita a Biella. Anche in quel caso i denti avevano provocato una profonda ferita. Dopo il secondo episodio, l’Ente parco della Burcina aveva disposto che venissero piazzate delle trappole. Erano stati catturati cinque cani, tre con il chip e due senza. Tutti gli animali erano stati affidati al canile di Cossato.

V.Ca.

Si torna a parlare dei cani della Burcina dopo le tante aggressioni a passanti avvenute nell’arco dell’ultimo anno, i vari tentativi dell’ente parco di porre rimedio al problema, le catture di alcuni esemplari, la ritorsione con le gabbie-trappola trovate rovesciate e le lettere scritte direttamente a Prefettura e sindaci di Pollone e Biella, gli enti che per legge hanno competenza in merito, ma che, finora, almeno ufficialmente, non avrebbero mosso un dito.
Aggredita. Tre cani dello stesso branco di sempre hanno aggredito una signora che l’altra sera alle 20 stava camminando lungo via Burcina, a Pollone, già nel territorio del parco, simbolo di pace, fresco e tranquillità, tanto amato dai biellesi. Quando i cani hanno cominciato ad avvicinarsi con fare minaccioso e aggressivo, la donna, spaventata, se l’è data a gambe levate. «Ce l’ho messa tutta, ho messo le ali ai piedi - ha poi raccontato ai carabinieri - ma non è bastato perché uno di quei cani è riuscita ad azzannarmi a una scarpa, da dietro. Per il classico soffio i denti non si sono conficcati nella caviglia...».
L’allarme. La stessa signora aggredita ha chiesto aiuto ai carabinieri. E’ stata inviata la pattuglia del comando di Mongrando. I cani sono stati rintracciati, erano nel cortile della cascina dove vivono. Apparivano tranquilli. In casa non c’era nessuno.
I precedenti. In altre due occasioni, per le persone aggredite non era finita così bene. Nel primo caso un uomo era stato azzannato a gambe e braccia quando aveva provato a difendersi. In un’altra occasione era stata morsicata ad un piede una neolaureata di 25 anni che abita a Biella. Anche in quel caso i denti avevano provocato una profonda ferita. Dopo il secondo episodio, l’Ente parco della Burcina aveva disposto che venissero piazzate delle trappole. Erano stati catturati cinque cani, tre con il chip e due senza. Tutti gli animali erano stati affidati al canile di Cossato.

V.Ca.

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