Sottrae 40 auto dal fallimento: denunciato
L’ex titolare di una concessionaria dichiarata fallita, è stato denunciato dalla Guardia di finanza di Biella Nucleo di Polizia Tributaria, sezione Tutela Economia per bancarotta fraudolenta patrimoniale per aver distratto all’attivo fallimentare quaranta automezzi di proprietà della società. Le generalità del soggetto non sono state fornite per ora dalle Fiamme gialle. Emergeranno comunque nella fase processuale.
Auto rivendute. Gli escamotage per evitare che delle auto finissero nelle mani del curatore fallimentare, sono stati smascherati uno ad uno dai finanzieri che hanno effettuato notevoli approfondimenti investigativi. E’ stato accertato che, in prossimità del fallimento, l’indagato avrebbe costituito un’altra società alla quale avrebbe rivenduto ben nove automezzi. Avrebbe altresì acquistato, in data precedente alla dichiarazione di fallimento, altri tredici automezzi, senza provvedere alla registrazione nei pubblici registri (Pra e Mctc) degli avvenuti passaggi di proprietà in violazione ad uno specifico articolo del Codice della Strada. Lo scopo è apparso subito chiaro ai militari: mantenere formalmente la proprietà dei mezzi in parte in capo alla società fallita, in parte ai vecchi proprietari, rendendo di fatto vana ogni azione della Pubblica Amministrazione finalizzata al recupero di eventuali tributi e sanzioni irrogate per violazioni al Codice della strada, nonché di sottrarre tutte quelle auto alla procedura fallimentare.
La ricerca. In tale contesto, lo speciale reparto della Guardia di finanza, ha avviato tutte le attività volte a ritrovare materialmente i veicoli, compreso l’inserimento nelle banche dati in uso alle Forze di polizia, al fine del ritiro della carta di circolazione in caso di controllo su strada di quegli automezzi.
Attenzione. «Tutto ciò viene spiegato in un comunicato della Guardia di finanza per tutelare gli interessi erariali dello Stato ma, soprattutto, quelli di terzi automobilisti che qualora fossero coinvolti in sinistri stradali con i mezzi in questione, sarebbero impossibilitati ad avviare le pratiche burocratiche nei confronti dell’effettivo proprietario del mezzo ed ottenere l’eventuale risarcimento per il danno subito...».
Le sanzioni. Per le omesse annotazioni al Pubblico Registro Automobilistico, quindi, sono stati elevati ventidue verbali di contestazione e sono state irrogate sanzioni per un importo complessivo fino ad un massimo di 78.188 euro.
V.Ca.
L’ex titolare di una concessionaria dichiarata fallita, è stato denunciato dalla Guardia di finanza di Biella Nucleo di Polizia Tributaria, sezione Tutela Economia per bancarotta fraudolenta patrimoniale per aver distratto all’attivo fallimentare quaranta automezzi di proprietà della società. Le generalità del soggetto non sono state fornite per ora dalle Fiamme gialle. Emergeranno comunque nella fase processuale.
Auto rivendute. Gli escamotage per evitare che delle auto finissero nelle mani del curatore fallimentare, sono stati smascherati uno ad uno dai finanzieri che hanno effettuato notevoli approfondimenti investigativi. E’ stato accertato che, in prossimità del fallimento, l’indagato avrebbe costituito un’altra società alla quale avrebbe rivenduto ben nove automezzi. Avrebbe altresì acquistato, in data precedente alla dichiarazione di fallimento, altri tredici automezzi, senza provvedere alla registrazione nei pubblici registri (Pra e Mctc) degli avvenuti passaggi di proprietà in violazione ad uno specifico articolo del Codice della Strada. Lo scopo è apparso subito chiaro ai militari: mantenere formalmente la proprietà dei mezzi in parte in capo alla società fallita, in parte ai vecchi proprietari, rendendo di fatto vana ogni azione della Pubblica Amministrazione finalizzata al recupero di eventuali tributi e sanzioni irrogate per violazioni al Codice della strada, nonché di sottrarre tutte quelle auto alla procedura fallimentare.
La ricerca. In tale contesto, lo speciale reparto della Guardia di finanza, ha avviato tutte le attività volte a ritrovare materialmente i veicoli, compreso l’inserimento nelle banche dati in uso alle Forze di polizia, al fine del ritiro della carta di circolazione in caso di controllo su strada di quegli automezzi.
Attenzione. «Tutto ciò viene spiegato in un comunicato della Guardia di finanza per tutelare gli interessi erariali dello Stato ma, soprattutto, quelli di terzi automobilisti che qualora fossero coinvolti in sinistri stradali con i mezzi in questione, sarebbero impossibilitati ad avviare le pratiche burocratiche nei confronti dell’effettivo proprietario del mezzo ed ottenere l’eventuale risarcimento per il danno subito...».
Le sanzioni. Per le omesse annotazioni al Pubblico Registro Automobilistico, quindi, sono stati elevati ventidue verbali di contestazione e sono state irrogate sanzioni per un importo complessivo fino ad un massimo di 78.188 euro.
V.Ca.