Cinque chili di hashish nello zainetto
Il maresciallo Mario Salvato, comandante a Cavaglià, è uno che non molla mai la presa. Crede in ciò che fa, è paziente ed è un grande osservatore. E’ apprezzato da tutti non solo per le sue capacità di investigatore, ma anche per le sue notevoli doti umane. E’ stato lui, nei giorni scorsi, a dare il “la” all’operazione congiunta di polizia e carabinieri che ha portato all’arresto di due presunti spacciatori e al sequestro di quasi cinque chili di hashish.
Di nuovo un carico notevole di “droga leggera” che cerca di entrare in città per alimentare il mercato dopo l’analogo sequestro di un mese fa con l’arresto di un corriere marocchino proveniente dal Torinese. Ha ripreso quota alla grande la richiesta di “fumo” in provincia. E di conseguenza è accresciuta nuovamente l’attenzione da parte delle forze dell’ordine. L’arresto di Mirko Mazzanares e Fabrizio Tricarico, entrambi di 31 anni, negli ultimi mesi domiciliati a Cossato, “vecchie conoscenze” di polizia e carabinieri, è avvenuto la scorsa settimana. Con loro viaggiava anche la ragazza di 17 anni di uno di loro che è stata solo denunciata.
La Renault Clio su cui viaggiavano i tre è stata notata proprio dal maresciallo Salvato, da poco comandante a Cavaglià, che ha riconosciuto i passeggeri e ha intimato l’alt. Invece di fermarsi, la Clio ha accelerato e si è allontanata. Non ha fatto però molta strada: in giro, quella notte, c’erano almeno dieci pattuglie di polizia e carabinieri impegnate in un servizio di controllo. A bloccare l’auto dei fuggitivi, poche centinaia di metri dopo, ci ha pensato la “civetta” con a bordo il capitano Alessandro Loddo, comandante del Nucleo investigativo.
Prima dell’incontro a loro fatale, i due avevano fatto volare fuori dal finestrino uno zainetto. I militari hanno però assistito alla scena e poco dopo hanno ritrovato lo zaino che conteneva quasi cinque chili di hashish. Altri 80 grammi della stessa sostanza più circa 3.000 euro in contanti, sono strati poi sequestrato a casa del Mazzanares. Il giudice ha già convalidato l’arresto e i due sono stati portati in carcere in viale dei Tigli.
V.Ca.
Il maresciallo Mario Salvato, comandante a Cavaglià, è uno che non molla mai la presa. Crede in ciò che fa, è paziente ed è un grande osservatore. E’ apprezzato da tutti non solo per le sue capacità di investigatore, ma anche per le sue notevoli doti umane. E’ stato lui, nei giorni scorsi, a dare il “la” all’operazione congiunta di polizia e carabinieri che ha portato all’arresto di due presunti spacciatori e al sequestro di quasi cinque chili di hashish.
Di nuovo un carico notevole di “droga leggera” che cerca di entrare in città per alimentare il mercato dopo l’analogo sequestro di un mese fa con l’arresto di un corriere marocchino proveniente dal Torinese. Ha ripreso quota alla grande la richiesta di “fumo” in provincia. E di conseguenza è accresciuta nuovamente l’attenzione da parte delle forze dell’ordine. L’arresto di Mirko Mazzanares e Fabrizio Tricarico, entrambi di 31 anni, negli ultimi mesi domiciliati a Cossato, “vecchie conoscenze” di polizia e carabinieri, è avvenuto la scorsa settimana. Con loro viaggiava anche la ragazza di 17 anni di uno di loro che è stata solo denunciata.
La Renault Clio su cui viaggiavano i tre è stata notata proprio dal maresciallo Salvato, da poco comandante a Cavaglià, che ha riconosciuto i passeggeri e ha intimato l’alt. Invece di fermarsi, la Clio ha accelerato e si è allontanata. Non ha fatto però molta strada: in giro, quella notte, c’erano almeno dieci pattuglie di polizia e carabinieri impegnate in un servizio di controllo. A bloccare l’auto dei fuggitivi, poche centinaia di metri dopo, ci ha pensato la “civetta” con a bordo il capitano Alessandro Loddo, comandante del Nucleo investigativo.
Prima dell’incontro a loro fatale, i due avevano fatto volare fuori dal finestrino uno zainetto. I militari hanno però assistito alla scena e poco dopo hanno ritrovato lo zaino che conteneva quasi cinque chili di hashish. Altri 80 grammi della stessa sostanza più circa 3.000 euro in contanti, sono strati poi sequestrato a casa del Mazzanares. Il giudice ha già convalidato l’arresto e i due sono stati portati in carcere in viale dei Tigli.
V.Ca.