Leo firma il 9° Reply International
Si è tinta d’azzurro la 9ª edizione dei Reply Italian International Under 16 Championship Trofeo Teodoro Soldati terminati giovedì scorso a Magnano sul percorso del Golf Club Biella Le Betulle (par 73). La vittoria è andata al torinese del Royal Park Riccardo Leo che con una prova di grande regolarità e solidità ha consegnato una carta finale di 286 (-7), con quattro giri consecutivi sotto par (70 71 72 72), distanziando di 4 colpi lo svedese Viktor Hagborg-Asp, l’unico capace di abbozzare una rimonta.
Il quindicenne allievo del maestro Gianluca Baruffaldi, partito al comando nell’intensa giornata finale (che prevedeva 18 buche al mattino e 18 nel pomeriggio), non si è fatto impressionare dai tentativi di recupero dei suoi avversari diretti e dall’inevitabile pressione di giocare nel team leader. Al mattino nel terzo giro ha recuperato i due bogey commessi nelle prime 9 buche con tre birdie alle buche 11, 15 e 18 per uno score di 72, nel pomeriggio si è ripetuto con 2 soli bogey alle buche 2 e 12, prontamente recuperati con due buche perfette e altrettanti birdie alla 5 e alla 6, per poi chiudere con un birdie al par 5 della 18 e lasciarsi cadere esausto e felice sul green abbracciato dal compagno di Nazionale Andrea Romano che gli ha fatto da caddy nel finale. Hagborg-Asp ha chiuso i due giri finali in 69 e 68 (per uno score totale di 289, -3) superando sul filo di lana l’inglese Alex Fitzpatrick che ha terminato in 290 (69 76 73 72, -2).
Il sudafricano Hermanus Loubser (favorito della vigilia) si è fermato ai piedi del podio con una carta di 291 (74 75 69 73, -1).
Bene nei round finali anche gli altri azzurrini. Quinto posto per il padovano Leonardo Bellini (71 79 74 68, par) e il veronese Leonardo Novella (71 77 73 71, par) con lo score di 292. Seguiti dalla coppia di sudafricani composta da Luca Filippi e Luke Mayo con 294. Crollo nell’ultima giornata per il norvegese Markus Braadlie scalato dal 2° al 14° posto.
Diciassettesimo posto per il biellese del Gc Torino Massimiliano Campigli (campione italiano Cadetti, riquadro a sinistra) con lo score di 302 (76 75 77 74, +10), 22° l’altro biellese Gregorio De Leo (Gc Biella, riquadro a destra) con 305 (73 80 76 76, +13), 24° Andrea Romano con 306 (78 75 76 77, +14).
L’Italia trascinata da Leo e con il contributo di Bellini e Romano si era aggiudicata alla fine della seconda giornata il Nations’Trophy con 287 punti lasciando a 7 punti di distanza l’Inghilterra seconda classificata.
Momenti di grande commozione durante la premiazione vissuta col pensiero rivolto a Teodoro Soldati. La sorella Chiara, accompagnata dalla famiglia, ha voluto ricordare con poche e toccanti parole quanto Teodoro amasse il golf e fosse legato a questo torneo.
«Era un ragazzo fantastico, sempre gentile, sorridente e stimato da chiunque l’avesse conosciuto, la sua scomparsa ha sconvolto tutti» ha detto il vicepresidente federale Antonio Bozzi, mentre il vincitore Leo gli ha dedicato il successo: «Questa vittoria è per il nostro più grande amico, questa vittoria e per te, ciao Teo!».
R.L.
Si è tinta d’azzurro la 9ª edizione dei Reply Italian International Under 16 Championship Trofeo Teodoro Soldati terminati giovedì scorso a Magnano sul percorso del Golf Club Biella Le Betulle (par 73). La vittoria è andata al torinese del Royal Park Riccardo Leo che con una prova di grande regolarità e solidità ha consegnato una carta finale di 286 (-7), con quattro giri consecutivi sotto par (70 71 72 72), distanziando di 4 colpi lo svedese Viktor Hagborg-Asp, l’unico capace di abbozzare una rimonta.
Il quindicenne allievo del maestro Gianluca Baruffaldi, partito al comando nell’intensa giornata finale (che prevedeva 18 buche al mattino e 18 nel pomeriggio), non si è fatto impressionare dai tentativi di recupero dei suoi avversari diretti e dall’inevitabile pressione di giocare nel team leader. Al mattino nel terzo giro ha recuperato i due bogey commessi nelle prime 9 buche con tre birdie alle buche 11, 15 e 18 per uno score di 72, nel pomeriggio si è ripetuto con 2 soli bogey alle buche 2 e 12, prontamente recuperati con due buche perfette e altrettanti birdie alla 5 e alla 6, per poi chiudere con un birdie al par 5 della 18 e lasciarsi cadere esausto e felice sul green abbracciato dal compagno di Nazionale Andrea Romano che gli ha fatto da caddy nel finale. Hagborg-Asp ha chiuso i due giri finali in 69 e 68 (per uno score totale di 289, -3) superando sul filo di lana l’inglese Alex Fitzpatrick che ha terminato in 290 (69 76 73 72, -2).
Il sudafricano Hermanus Loubser (favorito della vigilia) si è fermato ai piedi del podio con una carta di 291 (74 75 69 73, -1).
Bene nei round finali anche gli altri azzurrini. Quinto posto per il padovano Leonardo Bellini (71 79 74 68, par) e il veronese Leonardo Novella (71 77 73 71, par) con lo score di 292. Seguiti dalla coppia di sudafricani composta da Luca Filippi e Luke Mayo con 294. Crollo nell’ultima giornata per il norvegese Markus Braadlie scalato dal 2° al 14° posto.
Diciassettesimo posto per il biellese del Gc Torino Massimiliano Campigli (campione italiano Cadetti, riquadro a sinistra) con lo score di 302 (76 75 77 74, +10), 22° l’altro biellese Gregorio De Leo (Gc Biella, riquadro a destra) con 305 (73 80 76 76, +13), 24° Andrea Romano con 306 (78 75 76 77, +14).
L’Italia trascinata da Leo e con il contributo di Bellini e Romano si era aggiudicata alla fine della seconda giornata il Nations’Trophy con 287 punti lasciando a 7 punti di distanza l’Inghilterra seconda classificata.
Momenti di grande commozione durante la premiazione vissuta col pensiero rivolto a Teodoro Soldati. La sorella Chiara, accompagnata dalla famiglia, ha voluto ricordare con poche e toccanti parole quanto Teodoro amasse il golf e fosse legato a questo torneo.
«Era un ragazzo fantastico, sempre gentile, sorridente e stimato da chiunque l’avesse conosciuto, la sua scomparsa ha sconvolto tutti» ha detto il vicepresidente federale Antonio Bozzi, mentre il vincitore Leo gli ha dedicato il successo: «Questa vittoria è per il nostro più grande amico, questa vittoria e per te, ciao Teo!».
R.L.