Sono 34 i docenti chiamati a Biella

Sono 34 i docenti chiamati a Biella
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BIELLA - Inizia da questa mattina la settimana più lunga delle scuole biellesi. Mentre gli studenti prendono posto in classe, all’Ufficio Scolastico Territoriale di Biella si procede alle nomine dei docenti chiamati a ricoprire ruoli a tempo indeterminato, secondo quanto stabilito dalla fase “b” del piano straordinario di assunzioni voluto dal governo. In provincia, sono 58 i posti da occupare, rimasti liberi dalle precedenti tornate ordinarie delle fasi “zero” e “a”. Ma, di questi, solo 24 sono stati “sistemati” dal programma informatico cui si è appoggiato il Ministero per raccogliere prima le domande, da parte dei docenti precari con i giusti requisiti, e poi per gli abbinamenti e le notifiche di destinazione. Dunque, meno della metà dei posti liberi tale è rimasta, o per rinuncia da parte dei prescelti o per impossibilità di abbinamento tra candidati, province e classi di concorso.Sarebbe poco cosa, in verità, se il buco di cattedre riguardasse solo quei 24 posti scoperti, che attendono insegnanti provenienti dal resto d'Italia. Le operazioni a rilento della fase “b” del piano stanno, infatti, facendo slittare altre nomine: quelle dei precari biellesi che precari resteranno, fissate dopo lunga attesa a mercoledì 16 e giovedì 17 settembre. Insomma, l’anno scolastico è cominciato, ci sono gli alunni (oltre 21mila nel Biellese) ma non diversi professori. Giovanna BogliettiLeggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 14 settembre 2015

BIELLA - Inizia da questa mattina la settimana più lunga delle scuole biellesi. Mentre gli studenti prendono posto in classe, all’Ufficio Scolastico Territoriale di Biella si procede alle nomine dei docenti chiamati a ricoprire ruoli a tempo indeterminato, secondo quanto stabilito dalla fase “b” del piano straordinario di assunzioni voluto dal governo. In provincia, sono 58 i posti da occupare, rimasti liberi dalle precedenti tornate ordinarie delle fasi “zero” e “a”. Ma, di questi, solo 24 sono stati “sistemati” dal programma informatico cui si è appoggiato il Ministero per raccogliere prima le domande, da parte dei docenti precari con i giusti requisiti, e poi per gli abbinamenti e le notifiche di destinazione. Dunque, meno della metà dei posti liberi tale è rimasta, o per rinuncia da parte dei prescelti o per impossibilità di abbinamento tra candidati, province e classi di concorso.Sarebbe poco cosa, in verità, se il buco di cattedre riguardasse solo quei 24 posti scoperti, che attendono insegnanti provenienti dal resto d'Italia. Le operazioni a rilento della fase “b” del piano stanno, infatti, facendo slittare altre nomine: quelle dei precari biellesi che precari resteranno, fissate dopo lunga attesa a mercoledì 16 e giovedì 17 settembre. Insomma, l’anno scolastico è cominciato, ci sono gli alunni (oltre 21mila nel Biellese) ma non diversi professori. 

Giovanna Boglietti

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