Il dormitorio nell’ex sede Atap, sopralluogo nella struttura
BIELLA - Non sarà un centro di accoglienza come quello predisposto, ad esempio, a Chiavazza, nell’ex scuola elementare. Non andrà ad ospitare i migranti che giungono per i canali ufficiali del Ministero. Lo stabile di viale Macallé che sino a qualche settimana fa ospitava gli uffici della società di trasporto Atap, sarà allestito a dormitorio, in modo da raddoppiare, se non triplicare, la disponibilità in città. A patto, però, che la relazione tecnica di Asl e Vigili del fuoco sia positiva.
La prima impressione sembra lasciare buoni spazi di manovra. Ci sono diversi locali che necessitano alcuni interventi strutturali, altri, invece, si presentano in condizioni decisamente migliori. «Attendiamo la relazione - sottolinea il viceprefetto Davide Garra - poi valuteremo. Quello che tengo a specificare è che la sede Atap avrà un funzionamento del tutto simile all’attuale dormitorio “Borri” e non sarà dunque un centro di accoglienza per quei migranti che giungono attraverso i canali ufficiali». Insomma, per cercare di gestire l’ondata di pakistani che arrivano in città con mezzi propri, si pensa a questo tipo di soluzione. Attualmente sul territorio sono una settantina ma la situazione muta di ora in ora ed è difficile programmare strategie. Si naviga a vista.
L’ex sede di Atap è già stata utilizzata la scorsa settimana come luogo provvisorio per accogliere alcuni pakistani che avevano passato una nottata all’addiaccio ai giardini Zumaglini. L’ipotesi di realizzare lì l’ampliamento del dormitorio ha preso piede nella serata di giovedì quando in Prefettura si sono riuniti i rappresentanti delle Forze dell’ordine e del Comune di Biella per valutare la situazione. La scelta è ricaduta proprio su quella struttura e già nella mattinata di venerdì i tecnici comunali, insieme a quelli della Prefettura, dell’Asl e dei Vigili del fuoco hanno ispezionato i locali, lasciati liberi dalla società di trasporti il giugno scorso. Ora non resta che attendere le prescrizioni e l’eventuale via libera, prima di programmare gli interventi necessari. La struttura sarà affidata in capo all’Iris che la darà in gestione alla stessa cooperativa che si occupa attualmente del dormitorio “Borri”.
Enzo Panelli
BIELLA - Non sarà un centro di accoglienza come quello predisposto, ad esempio, a Chiavazza, nell’ex scuola elementare. Non andrà ad ospitare i migranti che giungono per i canali ufficiali del Ministero. Lo stabile di viale Macallé che sino a qualche settimana fa ospitava gli uffici della società di trasporto Atap, sarà allestito a dormitorio, in modo da raddoppiare, se non triplicare, la disponibilità in città. A patto, però, che la relazione tecnica di Asl e Vigili del fuoco sia positiva.
La prima impressione sembra lasciare buoni spazi di manovra. Ci sono diversi locali che necessitano alcuni interventi strutturali, altri, invece, si presentano in condizioni decisamente migliori. «Attendiamo la relazione - sottolinea il viceprefetto Davide Garra - poi valuteremo. Quello che tengo a specificare è che la sede Atap avrà un funzionamento del tutto simile all’attuale dormitorio “Borri” e non sarà dunque un centro di accoglienza per quei migranti che giungono attraverso i canali ufficiali». Insomma, per cercare di gestire l’ondata di pakistani che arrivano in città con mezzi propri, si pensa a questo tipo di soluzione. Attualmente sul territorio sono una settantina ma la situazione muta di ora in ora ed è difficile programmare strategie. Si naviga a vista.
L’ex sede di Atap è già stata utilizzata la scorsa settimana come luogo provvisorio per accogliere alcuni pakistani che avevano passato una nottata all’addiaccio ai giardini Zumaglini. L’ipotesi di realizzare lì l’ampliamento del dormitorio ha preso piede nella serata di giovedì quando in Prefettura si sono riuniti i rappresentanti delle Forze dell’ordine e del Comune di Biella per valutare la situazione. La scelta è ricaduta proprio su quella struttura e già nella mattinata di venerdì i tecnici comunali, insieme a quelli della Prefettura, dell’Asl e dei Vigili del fuoco hanno ispezionato i locali, lasciati liberi dalla società di trasporti il giugno scorso. Ora non resta che attendere le prescrizioni e l’eventuale via libera, prima di programmare gli interventi necessari. La struttura sarà affidata in capo all’Iris che la darà in gestione alla stessa cooperativa che si occupa attualmente del dormitorio “Borri”.
Enzo Panelli