I Dagomago vincono Arezzo Wave

I Dagomago vincono Arezzo Wave
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Sono i Dagomago (nella foto) i vincitori dell’Arezzo Wave 2015. Il gruppo biellese è arrivato primo tra più di 2mila proposte. Matteo Buranello (chitarra e voce), Andrea Pizzato (tastiere), Luca Buranello (batteria) e Mattia Gabrielli (basso) hanno sbaragliato la concorrenza e si sono aggiudicati non solo il titolo di vincitori, ma anche premi in denaro ed esibizioni oltreoceano. Lo scorso luglio, infatti, hanno rappresentato l’Italia al prestigioso Montreux Jazz Festival e tra pochi giorni terranno alta la bandiera nel nostro Paese con un’esibizione durante il Cmj Music Marathon di New York - l’appuntamento americano punto di riferimento della musica indipendente internazionale. Il gruppo suonerà, infatti, venerdì 16 ottobre al Fat Baby di Manhattan.
«L’Arezzo Wave è un concorso importantissimo per la musica indipendente – racconta Matteo – ci abbiamo provato e abbiamo vinto, possiamo dire “buona la prima”. Abbiamo passato le selezioni presentando i nostri pezzi con una nuova identità che trae influenza dai Caraibi».
I Dagomago, oltre al titolo di Best Arezzo Wave Band 2015, vincono il premio del valore di 1.000 euro messo in palio da Siae, insieme ad un prezioso aiuto offerto dall’Associazione culturale musicale “La Tana del Bianconiglio”, che consiste nella realizzazione di un videoclip live in studio e in tre giorni di registrazione per l’incisione di un Ep. 
«Siamo contenti per la vittoria ed entusiasti per il viaggio nella Grande Mela - confida il cantante - Ci sentiamo di consigliare questo concorso a tutti i ragazzi che suonano in una band perché è una bella opportunità. Al concorso ci siamo presentati con i brani tratti da “Evviva la deriva”, il nostro album. Proponiamo un genere indie e mediterraneo, filastrocche in musica, canzoni da cantare e ballare che raccontano favole del nostro tempo». 
Suonare nei locali continua a essere la strada della band. «Non siamo contro e non condanniamo i talent show, ma noi non ci sentiamo adatti per quella forma di spettacolo, ci sentiamo più realizzati nei live. Ci piace girare per l’Italia e suonare nei locali, anche quelli piccoli per fare un po’ di esperienza e tirare su qualche soldo. Conoscere le persone che vengono a vederci e creare nuove relazioni, come con Mauro Valenti, il direttore del concorso, è una parte dei concerti live che amiamo troppo. Abbiamo tanti progetti, ora stiamo lavorando per l’uscita del nostro nuovo singolo». 
Ramona Bellotto

Sono i Dagomago (nella foto) i vincitori dell’Arezzo Wave 2015. Il gruppo biellese è arrivato primo tra più di 2mila proposte. Matteo Buranello (chitarra e voce), Andrea Pizzato (tastiere), Luca Buranello (batteria) e Mattia Gabrielli (basso) hanno sbaragliato la concorrenza e si sono aggiudicati non solo il titolo di vincitori, ma anche premi in denaro ed esibizioni oltreoceano. Lo scorso luglio, infatti, hanno rappresentato l’Italia al prestigioso Montreux Jazz Festival e tra pochi giorni terranno alta la bandiera nel nostro Paese con un’esibizione durante il Cmj Music Marathon di New York - l’appuntamento americano punto di riferimento della musica indipendente internazionale. Il gruppo suonerà, infatti, venerdì 16 ottobre al Fat Baby di Manhattan.
«L’Arezzo Wave è un concorso importantissimo per la musica indipendente – racconta Matteo – ci abbiamo provato e abbiamo vinto, possiamo dire “buona la prima”. Abbiamo passato le selezioni presentando i nostri pezzi con una nuova identità che trae influenza dai Caraibi».
I Dagomago, oltre al titolo di Best Arezzo Wave Band 2015, vincono il premio del valore di 1.000 euro messo in palio da Siae, insieme ad un prezioso aiuto offerto dall’Associazione culturale musicale “La Tana del Bianconiglio”, che consiste nella realizzazione di un videoclip live in studio e in tre giorni di registrazione per l’incisione di un Ep. 
«Siamo contenti per la vittoria ed entusiasti per il viaggio nella Grande Mela - confida il cantante - Ci sentiamo di consigliare questo concorso a tutti i ragazzi che suonano in una band perché è una bella opportunità. Al concorso ci siamo presentati con i brani tratti da “Evviva la deriva”, il nostro album. Proponiamo un genere indie e mediterraneo, filastrocche in musica, canzoni da cantare e ballare che raccontano favole del nostro tempo». 
Suonare nei locali continua a essere la strada della band. «Non siamo contro e non condanniamo i talent show, ma noi non ci sentiamo adatti per quella forma di spettacolo, ci sentiamo più realizzati nei live. Ci piace girare per l’Italia e suonare nei locali, anche quelli piccoli per fare un po’ di esperienza e tirare su qualche soldo. Conoscere le persone che vengono a vederci e creare nuove relazioni, come con Mauro Valenti, il direttore del concorso, è una parte dei concerti live che amiamo troppo. Abbiamo tanti progetti, ora stiamo lavorando per l’uscita del nostro nuovo singolo». 
Ramona Bellotto