«Così mi hanno massacrata di botte»
CURINO - «Mi hanno colpita prima con uno dei cassetti della scrivania, poi con un grosso cristallo di sale contente una lampada e alla fine con la bottiglia di una flebo». Mette l’angoscia il racconto di Irene Paltani, pensionata di 84 anni di origine francese residente a Curino, aggredita una settimana fa nella sua abitazione di frazione Santa Maria. Chiamarla “Nonna coraggio” è riduttivo: nonostante fosse stata buttata a terra, legata e riempita di botte, non si è lasciata sopraffare dalla paura, e nemmeno dal dolore. «Non so se volessero uccidermi o cosa - spiega - ma uno dei rapinatori era sconvolto nel non vedermi cedere. Mi ha anche detto “Certo che hai la testa dura”».
La cruenta rapina si è consumata lunedì sera. «Saranno state le sette e mezza - racconta Irene Paltani - stavo guardando il telegiornale di “Rete Quattro”. Aspettavo che iniziasse il programma successivo: c’è sempre un film la sera». Ad un tratto la donna ha sentito bussare alla porta: «Sono andata ad aprire e mi sono ritrovata davanti un uomo col passamontagna. D’impulso ho cercato di sfilarglielo, ma lui mi ha presa, mi ha trascinata in salotto, mi ha buttata a terra contro il divano, mi ha legato i polsi dietro la schiena con un nastro di nylon e ha iniziato a colpirmi». L’aggressore, descritto come un uomo alto, dall’accento straniero, forse magrebino, l’ ha ferita con una furia inaudita. Irene Paltani non ha alcuna esitazione nel ripercorrere quei drammatici momenti. E’ cortese e racconta la tremenda esperienza vissuta - un po’ in italiano, poi le viene da parlare in francese, la sua lingua madre - con estrema sicurezza. «Mentre quello lì mi teneva ferma ne è entrato un altro: un uomo più basso, che mi ha chiesto dove fossero i soldi. Io ho indicato uno dei cassetti, dove custodisco un borsellino e il portafogli. Nel primo c’erano 375 euro, mentre nel portafogli 50 euro e diversa moneta».
Shama Ciocchetti
Leggi tutto il drammatico racconto sull’Eco di Biella di lunedì 12 ottobre 2015
CURINO - «Mi hanno colpita prima con uno dei cassetti della scrivania, poi con un grosso cristallo di sale contente una lampada e alla fine con la bottiglia di una flebo». Mette l’angoscia il racconto di Irene Paltani, pensionata di 84 anni di origine francese residente a Curino, aggredita una settimana fa nella sua abitazione di frazione Santa Maria. Chiamarla “Nonna coraggio” è riduttivo: nonostante fosse stata buttata a terra, legata e riempita di botte, non si è lasciata sopraffare dalla paura, e nemmeno dal dolore. «Non so se volessero uccidermi o cosa - spiega - ma uno dei rapinatori era sconvolto nel non vedermi cedere. Mi ha anche detto “Certo che hai la testa dura”».
La cruenta rapina si è consumata lunedì sera. «Saranno state le sette e mezza - racconta Irene Paltani - stavo guardando il telegiornale di “Rete Quattro”. Aspettavo che iniziasse il programma successivo: c’è sempre un film la sera». Ad un tratto la donna ha sentito bussare alla porta: «Sono andata ad aprire e mi sono ritrovata davanti un uomo col passamontagna. D’impulso ho cercato di sfilarglielo, ma lui mi ha presa, mi ha trascinata in salotto, mi ha buttata a terra contro il divano, mi ha legato i polsi dietro la schiena con un nastro di nylon e ha iniziato a colpirmi». L’aggressore, descritto come un uomo alto, dall’accento straniero, forse magrebino, l’ ha ferita con una furia inaudita. Irene Paltani non ha alcuna esitazione nel ripercorrere quei drammatici momenti. E’ cortese e racconta la tremenda esperienza vissuta - un po’ in italiano, poi le viene da parlare in francese, la sua lingua madre - con estrema sicurezza. «Mentre quello lì mi teneva ferma ne è entrato un altro: un uomo più basso, che mi ha chiesto dove fossero i soldi. Io ho indicato uno dei cassetti, dove custodisco un borsellino e il portafogli. Nel primo c’erano 375 euro, mentre nel portafogli 50 euro e diversa moneta».
Shama Ciocchetti
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