Polizia a caccia della gang dei bulli
BIELLA - C’era anche la gang dei nordafricani che nei fine settimana terrorizza i giovani della movida biellese, nel mirino della polizia che sabato notte ha blindato città e circondario con l’utilizzo di sette pattuglie del Reparto prevenzione crimine di Torino (un gruppo specializzato che interviene a scopo preventivo, a turno, in ogni provincia) e tre pattuglie della Squadra volanti della Questura. Il servizio è stato voluto dal questore, Salvatore Perrone.
BIELLA - C’era anche la gang dei nordafricani che nei fine settimana terrorizza i giovani della movida biellese, nel mirino della polizia che sabato notte ha blindato città e circondario con l’utilizzo di sette pattuglie del Reparto prevenzione crimine di Torino (un gruppo specializzato che interviene a scopo preventivo, a turno, in ogni provincia) e tre pattuglie della Squadra volanti della Questura. Il servizio è stato voluto dal questore, Salvatore Perrone.
La polizia ha mostrato i muscoli a scopo preventivo. E i malintenzionati hanno preferito girare alla larga. Anche la banda di giovani che nelle ultime settimane ne ha combinate di tutti i colori non s’è vista. Sono ragazzi che terrorizzano i coetanei, che li derubano, che li picchiano anche solo per uno sguardo. Una gang di bulletti da strapazzo composta da nordafricani e da qualche italiano. Che non hanno timore di aggredire, di picchiare a calci e pugni oppure usando bottiglie e sanpietrini, i micidiali cubetti di porfido.
Il luogo preferito dai bulli per gli agguati, è la vecchia costa di Riva, in acciottolato, che corre per qualche decina di metri parallela alla via asfaltata. Nella biforcazione intermedia, un tratto risale e sbuca nel pressi del locale “Fabbrica dell’oro”, l’altro scende ripido sino a sfociare in via Serralunga, di fronte al locale Hemingway. Le aggressioni sono avvenute nella zona più buia della costa che, a onor del vero, l’amministrazione ha provveduto a illuminare meglio, una nicchia isolata a due passi dal cuore della movida: sopra centinaia e centinaia di ragazzi in festa, poco sotto momenti di vero terrore.
Valter Caneparo
Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 12 ottobre 2015