Asili ai privati, la giunta tira dritto
BIELLA - Non si torna indietro. Anzi, il capitolato per l’appalto della gestione a privati degli asili nido di Chiavazza e del Masarone è praticamente quasi pronto. La commissione comunale che si è riunita mercoledì sera ha confermato, seppur tra i dubbi sollevati da alcuni consiglieri comunali, la linea dettata dalla giunta Cavicchioli in questi mesi. E confermata direttamente dal sindaco in fase di replica. Consiglieri e persino il sindacalista Mario Paonessa della Cgil hanno provato a proporre delle idee alternative all’esternalizzzione, senza successo. «Per mantenere i quattro asili nido pubblici - ha spiegato il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro - basterebbe concentrare le educatrici al mattino ed esternalizzare solo la fascia pomeridiana, normalmente indirizzata al gioco. E poi assumere gradualmente, magari spostando personale che oggi opera ai servizi sociali. Piuttosto affidiamo questo settore al consorzio Iris che rimane sempre pubblico». Poi Giacomo Moscarola, di Lega Nord, che ha sottolineato come «quest’anno si potevano assumere cinque persone e il prossimo 8-9, quindi anche educatori per mantenere il servizio pubblico». E poi Giuseppe Faraci, uno dei contestatori della maggioranza: «A Biella si potrebbero aprire le sezioni primavera per sgravare gli asili nido. Ma non è stato fatto». La dirigente Angelina Fatone, però, ha sottolineato come già sia stata aperta una sezione di questo genere che ospita bambini dai due anni e mezzo ai tre.
BIELLA - Non si torna indietro. Anzi, il capitolato per l’appalto della gestione a privati degli asili nido di Chiavazza e del Masarone è praticamente quasi pronto. La commissione comunale che si è riunita mercoledì sera ha confermato, seppur tra i dubbi sollevati da alcuni consiglieri comunali, la linea dettata dalla giunta Cavicchioli in questi mesi. E confermata direttamente dal sindaco in fase di replica. Consiglieri e persino il sindacalista Mario Paonessa della Cgil hanno provato a proporre delle idee alternative all’esternalizzzione, senza successo. «Per mantenere i quattro asili nido pubblici - ha spiegato il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro - basterebbe concentrare le educatrici al mattino ed esternalizzare solo la fascia pomeridiana, normalmente indirizzata al gioco. E poi assumere gradualmente, magari spostando personale che oggi opera ai servizi sociali. Piuttosto affidiamo questo settore al consorzio Iris che rimane sempre pubblico». Poi Giacomo Moscarola, di Lega Nord, che ha sottolineato come «quest’anno si potevano assumere cinque persone e il prossimo 8-9, quindi anche educatori per mantenere il servizio pubblico». E poi Giuseppe Faraci, uno dei contestatori della maggioranza: «A Biella si potrebbero aprire le sezioni primavera per sgravare gli asili nido. Ma non è stato fatto». La dirigente Angelina Fatone, però, ha sottolineato come già sia stata aperta una sezione di questo genere che ospita bambini dai due anni e mezzo ai tre.
E’ stato in silenzio il primo cittadino, per tutta la riunione, per registrare gli interventi. Poi ha replicato. «Il nostro progetto è volto ad abbattere totalmente le liste d’attesa - ha sottolineato -. Attualmente accogliamo 160 bambini, ma 53 rimangono a casa. E noi non vogliamo più dire no alle famiglie. Ecco perché con l’esternalizzazione delle due strutture andremo a risolvere il problema. Nessun bambino si vedrà negare il servizio. Le proposte che ho sentito questa sera non sono fattibili. Noi non vogliamo lasciare le cose come stanno, ma aumentare l’offerta. E per farlo dobbiamo seguire la linea che per necessità abbiamo dovuto intraprendere».
Il consigliere di Andrea Foglio Bonda si è invece schierato con la maggioranza. «Credo che, dopo aver ascoltato la relazione - ha sottolineato - la scelta della maggioranza sia condivisibile dal nostro gruppo. Avremmo però auspicato che la scelta fosse condivisa con i cittadini, magari per cercare di apportare qualche miglioria al capitolato di gara. Per questo chiedo di stoppare un attimo l’operazione e coinvolgere genitori, operatori e consiglieri per poi riscriverlo». Proposta, però, che non è andata a buon fine. Il capitolato sarà infatti pubblicato a breve. Da segnalare, invece, la totale assenza dei consiglieri comunali di Forza Italia, non presenti alla commissione.
Enzo Panelli