Belletti Bona, prima udienza fallimento
BIELLA - Si viaggia spediti verso la proroga dell’assegnazione della gestione diretta alla cooperativa Anteo del Belletti Bona, la storica casa di riposo di Biella. L’accordo dovrebbe scadere al 31 di ottobre prossimo, ma, ormai, appare quasi certo che l’incarico verrà prorogato sino a fine anno, come già previsto dagli iniziali accordi. L’istituto, che vanta ormai importanti debiti, ha perso infatti nei mesi scorsi la sua valenza pubblica a favore del privato, intervenuto per consentire di continuare l’attività assistenziale agli ospiti. Tanto che il curatore fallimentare aveva assegnato all’Anteo la gestione, sotto forma di pagamento di un affitto, la gestione della struttura.
Intanto, però, il 7 ottobre scorso si è tenuta la prima udienza per fallimento dell’istituto davanti al Tribunale di Biella. Un’udienza di transizione in cui è stato preso in considerazione il monte debiti accumulato in questi anni dal Belletti Bona. A risultare maggiormente tutelati, come sottolineano Cristina Martiner della Cgil e Roberto Bompan della Cisl, sono stati i dipendenti. «Che - spiegano - sono stati ammessi come creditori privilegiati».
Enzo Panelli
Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 19 ottobre 2015
BIELLA - Si viaggia spediti verso la proroga dell’assegnazione della gestione diretta alla cooperativa Anteo del Belletti Bona, la storica casa di riposo di Biella. L’accordo dovrebbe scadere al 31 di ottobre prossimo, ma, ormai, appare quasi certo che l’incarico verrà prorogato sino a fine anno, come già previsto dagli iniziali accordi. L’istituto, che vanta ormai importanti debiti, ha perso infatti nei mesi scorsi la sua valenza pubblica a favore del privato, intervenuto per consentire di continuare l’attività assistenziale agli ospiti. Tanto che il curatore fallimentare aveva assegnato all’Anteo la gestione, sotto forma di pagamento di un affitto, la gestione della struttura.
Intanto, però, il 7 ottobre scorso si è tenuta la prima udienza per fallimento dell’istituto davanti al Tribunale di Biella. Un’udienza di transizione in cui è stato preso in considerazione il monte debiti accumulato in questi anni dal Belletti Bona. A risultare maggiormente tutelati, come sottolineano Cristina Martiner della Cgil e Roberto Bompan della Cisl, sono stati i dipendenti. «Che - spiegano - sono stati ammessi come creditori privilegiati».
Enzo Panelli
Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 19 ottobre 2015