Perseguita la ex compagna: in cella

Perseguita la ex compagna: in cella
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Un uomo di 46 anni è stato arrestato per stalking. Ne ha combinate di tutti i colori alla compagna fino al giorno in cui la donna, esasperata, lo ha lasciato ed è andata a vivere dai genitori, nel palazzo di fronte. Ma lui, residente in un paese della cintura di Biella, ha continuato a perseguitare la ex, a telefonarle, minacciarla, ad aspettarla fuori dall’abitazione e dal lavoro oppure al parco dove portava il figlio a giocare.
Ed è proprio in uno di questi incontri che l’uomo si è fatto minaccioso, ha promesso che l’avrebbe fatta pagare cara alla donna, che le avrebbe reso la vita impossibile e le avrebbe portato via il bambino. Lei, sconvolta dall’ennesima minaccia, ha deciso stavolta di rivolgersi ai carabinieri della Procura, i militari che lavorano fianco a fianco con i magistrati, coordinati dal maresciallo Tindaro Gullo. In breve sono stati raccolti elementi sufficienti al sostituto procuratore Mariaserena Iozzo, per chiedere l’arresto dell’uomo che è così finito prima in carcere e, nei giorni scorsi, su richiesta del suo difensore, avvocato Davide Carli, ai domiciliari a casa del fratello in un paese della Valle di Mosso. Il presunto stalker potrà uscire di casa solo per recarsi al lavoro, non potrà mai deviare il tragitto e, meno che mai, potrà contattare la moglie e il figlio. In caso contrario rischierebbe di nuovo di finire in una cella del carcere.

V.ca.

Un uomo di 46 anni è stato arrestato per stalking. Ne ha combinate di tutti i colori alla compagna fino al giorno in cui la donna, esasperata, lo ha lasciato ed è andata a vivere dai genitori, nel palazzo di fronte. Ma lui, residente in un paese della cintura di Biella, ha continuato a perseguitare la ex, a telefonarle, minacciarla, ad aspettarla fuori dall’abitazione e dal lavoro oppure al parco dove portava il figlio a giocare.
Ed è proprio in uno di questi incontri che l’uomo si è fatto minaccioso, ha promesso che l’avrebbe fatta pagare cara alla donna, che le avrebbe reso la vita impossibile e le avrebbe portato via il bambino. Lei, sconvolta dall’ennesima minaccia, ha deciso stavolta di rivolgersi ai carabinieri della Procura, i militari che lavorano fianco a fianco con i magistrati, coordinati dal maresciallo Tindaro Gullo. In breve sono stati raccolti elementi sufficienti al sostituto procuratore Mariaserena Iozzo, per chiedere l’arresto dell’uomo che è così finito prima in carcere e, nei giorni scorsi, su richiesta del suo difensore, avvocato Davide Carli, ai domiciliari a casa del fratello in un paese della Valle di Mosso. Il presunto stalker potrà uscire di casa solo per recarsi al lavoro, non potrà mai deviare il tragitto e, meno che mai, potrà contattare la moglie e il figlio. In caso contrario rischierebbe di nuovo di finire in una cella del carcere.

V.ca.

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