«La carne fa bene, basta non abusarne»
«Tutti gli alimenti, se consumati in maniera smodata, possono fare male. Compresa la carne rossa». Dopo l’allarme dell’Oms sulla pericolosità di questo prodotto che potrebbe essere catalogato, insieme agli insaccati come cancerogeno, ecco la presa di posizione di Michelangelo Valenti, responsabile della dietologia dell’Asl di Biella. «La carne fa assolutamente bene - aggiunge subito - tant’è che nei menù che vengono previsti per le mense dei bambini è presente. Forse lo studio è riferito ad altre realtà. In Italia, a differenza di stati come gli Usa o l’Australia, non si consuma in modo smodato la carne rossa. Quindi non andrei a creare allarmismi dove non ci sono. Certo, bisogna fare attenzione e seguire un’alimentazione equilibrata».
Valenti non è stupito dai risultati dell’Organizzazione mondiale della sanità, forse lo è di più dal modo in cui è stato comunicato. «I dati che emergono dalle rilevazioni - sottolinea il dietologo e nutrizionista - erano già ben conosciuti da tempo. Come dicevo prima, sono probabilmente riferiti agli abitanti di alcune zone in cui il consumo di carne rossa è elevatissimo».
Enzo Panelli
Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 2 novembre 2015
«Tutti gli alimenti, se consumati in maniera smodata, possono fare male. Compresa la carne rossa». Dopo l’allarme dell’Oms sulla pericolosità di questo prodotto che potrebbe essere catalogato, insieme agli insaccati come cancerogeno, ecco la presa di posizione di Michelangelo Valenti, responsabile della dietologia dell’Asl di Biella. «La carne fa assolutamente bene - aggiunge subito - tant’è che nei menù che vengono previsti per le mense dei bambini è presente. Forse lo studio è riferito ad altre realtà. In Italia, a differenza di stati come gli Usa o l’Australia, non si consuma in modo smodato la carne rossa. Quindi non andrei a creare allarmismi dove non ci sono. Certo, bisogna fare attenzione e seguire un’alimentazione equilibrata».
Valenti non è stupito dai risultati dell’Organizzazione mondiale della sanità, forse lo è di più dal modo in cui è stato comunicato. «I dati che emergono dalle rilevazioni - sottolinea il dietologo e nutrizionista - erano già ben conosciuti da tempo. Come dicevo prima, sono probabilmente riferiti agli abitanti di alcune zone in cui il consumo di carne rossa è elevatissimo».
Enzo Panelli
Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 2 novembre 2015