Presi in banca gli estorsori dell’orologio rotto

Presi in banca gli estorsori dell’orologio rotto
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Marito e moglie di 56 e 52 anni  provenienti dal Torinese, Francesco Crescione e Lucia Casella, entrambi con numerosi precedenti alle spalle, sono stati arrestati dai poliziotti della Squadra mobile per il reato di estorsione nei confronti di un pensionato di 85 anni di Biella a cui stavano per spillare qualche migliaio di euro in quanto - a detta della donna - l'anziano, facendo manovra con l’auto, aveva urtato il suo prezioso orologio e lo aveva danneggiato in modo irreparabile. «Se non paga farò intervenire le forze dell’ordine e l’assicurazione così le toglieranno la patente», ha spiegato con furbizia la donna all'anziano, il quale, preoccupato, si è detto disposto a pagare pur di non ritrovarsi senza patente. Si è quindi recato in banca per prelevare una consistente somma. Ma la cassiera si è accorta che qualcosa non quadrava e ha avvertito la polizia che in men che non si dica ha preparato la trappola e ha arrestato la donna, che in quel momento si trovava in banca, e l'uomo, che stava aspettando in macchina

L’operazione è stata spiegata nel dettaglio nel corso di una conferenza stampa alla presenza del vicario del questore, Marco Giovannetti, e del dirigente della Mobile, commissario capo Lorenzo Ortensi.  «Questo tipo di truffa è piuttosto diffusa - ha spiegato Ortensi -. Spesso chi ne cade vittima poi preferisce per vergogna non presentare denuncia. Invitiamo invece a non aver paura e a rivolgersi sempre alle forze dell’ordine quando vi trovate di fronte a situazioni quantomeno sospette».

V.Ca.

Marito e moglie di 56 e 52 anni  provenienti dal Torinese, Francesco Crescione e Lucia Casella, entrambi con numerosi precedenti alle spalle, sono stati arrestati dai poliziotti della Squadra mobile per il reato di estorsione nei confronti di un pensionato di 85 anni di Biella a cui stavano per spillare qualche migliaio di euro in quanto - a detta della donna - l'anziano, facendo manovra con l’auto, aveva urtato il suo prezioso orologio e lo aveva danneggiato in modo irreparabile. «Se non paga farò intervenire le forze dell’ordine e l’assicurazione così le toglieranno la patente», ha spiegato con furbizia la donna all'anziano, il quale, preoccupato, si è detto disposto a pagare pur di non ritrovarsi senza patente. Si è quindi recato in banca per prelevare una consistente somma. Ma la cassiera si è accorta che qualcosa non quadrava e ha avvertito la polizia che in men che non si dica ha preparato la trappola e ha arrestato la donna, che in quel momento si trovava in banca, e l'uomo, che stava aspettando in macchina

L’operazione è stata spiegata nel dettaglio nel corso di una conferenza stampa alla presenza del vicario del questore, Marco Giovannetti, e del dirigente della Mobile, commissario capo Lorenzo Ortensi.  «Questo tipo di truffa è piuttosto diffusa - ha spiegato Ortensi -. Spesso chi ne cade vittima poi preferisce per vergogna non presentare denuncia. Invitiamo invece a non aver paura e a rivolgersi sempre alle forze dell’ordine quando vi trovate di fronte a situazioni quantomeno sospette».

V.Ca.

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